Rassegna storica del Risorgimento

1815 ; BOLOGNA ; ROSSI PELLEGRINO ;"GUELFIA"; GIOACCHINO MURAT
anno <1916>   pagina <134>
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184 Domonko SpatUmi
riunioni d'uomini e d'armi, che tanto ardentemente si desidera potersi veri Beare con nobile gara, ed entusiasmo in ciascuno dei Dipartimenti che la sovrana confidenza ha voluto degnarsi di com­mettere alla mia amministrazione.1 E il prefetto Agucchi, con lettera 10 aprile n. 8238, assicurava per suo conto il Commissa­rio civile di aver diramato, appena ricevuto, con la circolare del 7 stesso mese, n. 109, il R. D. del 3 a tutti i Comuni, con op­portune istruzioni ed eccitamenti, e a tutti i parroci. Aveva fidu­cia che essi sarebbero per corrispondere. Prometteva assumere in­formazioni. Però, notava giustamente l'Agucchi, il tempo trascorso dalla diramazione degli ordini è così ristretto, che per quauto possa esser vivo ed energico l'impegno dei Magistrati, non e poB sibilo di averne ora alcuna prova .
Ma non v'era più un momento da attendere. La gravissima situazione militare richiedeva imperiosamente uno sforzo disperato per ottenere, in ogni modo, soccorso d'uomini. Re Gioacchino con decreto 9 aprile ricorse all'espediente di richiamare in attività il dimesso esercito del Regno italico, ricevendovi tutti coloro che ne facevano parte nel marzo 1814, con esenzione degli unici e dei maritati. Con altri decreti dello stesso giorno prometteva ai di­fensori della patria congedo alla fine della campagna e preferenza negli impieghi, in proporzione del merito ; agli impiegati, che pren­devano servizio, ritorno di diritto all'impiego e preferenza nelle promozioni ; agli studenti volontari esenzione dal pagamento di ogni diritto o propina pel passaggio ai gradi accademici e calcolo del tempo impegnato a difesa dell' Indipendenza nel conferimento dei gradi anzidetti. E a meglio riscaldar l'ambiente con visibili segni di patriottismo, Re Gioacchino, accogliendo un desiderio re­miniscenze giacobine ! manifestatosi a Bologna, con decreto in data del giorno appresso, stabiliva la coccarda nazionale da por­tarsi non solo dall'Armata, ma benanco dagli Italiani d'ogni classe, devoti alla causa dell'Indipendenza Nazionale. Questa coccarda fu formata riunendo il color amaranto, già adottato nel Regno di Napoli come simbolo di Onore e Fedeltà senza mac­chia, divisa della brava Armata Napoletana , con il color verde Che le Armate Italiane rendettero illustre in tutti i campi dì
i Archivio di italo di Bologna : 1815, TIt. 17. Bttbr. 26 Reclutamento ed ar­ruolamento. N. 8288, Prot. 881