Rassegna storica del Risorgimento
1815 ; BOLOGNA ; ROSSI PELLEGRINO ;"GUELFIA"; GIOACCHINO MURAT
anno
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1916
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pagina
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137
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Jìok/giM Pellegrino lumi j,87
assai ben tenata e detesta la Francia, ma, come tutto il resto dell'Italia, essa detèsta almeno altrettanto gli Austriaci .'
Però, disgraziatamente per Re Gioacchino, la simpatia per l'Indipendenza d'Italia e l'antipatia per gli Austriaci, non facevano transigere il Beatine!: con l'avversione, che sentiva irriducibilmente per lui. D'altra parte, anche se ciò fosse potuto avvenire, troppo esplicite erano le istruzioni del suo governo perchè il diplomatico inglese avesse potuto derogarvi, tanto che gli portò disgrazia l'esserne parso soltanto timido esecutore. Vano fu quindi al riguardo ogni tentativo di Be' Gioacchino, e il colonnello Macirone, che, più fortunato del Binda, riuscì in quei giorni, per conto del Murat, a giungere a Genova, si abboccò col Bentinck senza frutto. Uè d'altronde, lo stesso rispetto dell'armistizio da parte dell'Inghilterra sarebbe valso a salvar le sorti dell'infelice Re e della sua impresa, che fatalmente precipitavano.
Il cronista Bahgoni ci ha lasciato il seguente quadro, un po' pessimistico, di Bologna e della situazione politica in quei giorni. Il Be tenevasi in continuo movimento; tutti ascoltava, ognuno vedeva, a tutto si prestava; egli era dovunque, ma lo spirito pubblico era in pochi. Il pentimento surse in diversi e cessaron gradatamente le più. esaltate imagiui. I soli militari, alcuni impiegati, e pochi soggetti che agivano o di buona fede o con particolari vedute erano quelli che .sostenevano l'Indipendenza, in molta e pericolosa pendenza. * Giornalieri erano i decreti per provvedere ai vari articoli d'amministrazione e all'armata e i prestiti e il vuoto delle casse e un'esazione anticipata delle prediali maggio-giugno non bastavano all'occorrenza. Bill ette vasi intanto dagli imparziali eome un tanto foco era destituito di fondamento ed eran chiamati gli nomini a servire di garanzia ad un Be già decaduto per ordine del Congresso e ohe cercava collo spirito d'indipendenza di farli servire al suo solò interesse. Si vedeva chiaramente la mancanza di buoni, soldati, di bravi generali, dì probi consiglieri, di scaltri ministri, la mancanza di danaro di armi, d'artiglierie d'assedio, di spionaggio, d'ingegneri e di chirurgi; la mancanza di opinione
i Weil. I. Murat. a. e. Tomo IV, pp. 1315.
Un motto satirico, come annotò lo stesso fiangoni, fa formato sulle tre domeniche del regime napoletano in Bologna : Nella prima Tndipendenea, nella esonda pendenza e nella terza partenza >.