Rassegna storica del Risorgimento
1815 ; BOLOGNA ; ROSSI PELLEGRINO ;"GUELFIA"; GIOACCHINO MURAT
anno
<
1916
>
pagina
<
144
>
Domenico Spadoni
L'esercito di Re Gioacchino si allontanò da Bologna, dove entrò baldanzoso quello nemico; e, a far pesate, con le taglie di guerra, con le destituzioni, le inquisizioni e gli arresti,1 il rigore del ripristinato Governo provvisorio austriaco, tornò più arrogante che mai il Governatore gen. Steifanini,..ehe il cronista bolognese Eangoni definì violento, inurbano, rozzo, duro , << nomo il quale alla malizia italiana tutta univa la cocciutaggine tedesca.2 Ha, con.l'esercito di Re Gioacchino, scomparve realmente la chimera , come da miopi contemporanei fu chiamata l'idea della Indipendenza nazionale, e fu essa un fuoco fatuo, subito estinto nelle sopravvenute caligini della restaurazione ? Ohi ciò credesse s'ingannerebbe d'assai. L'anno 1816 iniziava il periodo delle cospirazioni, che, come anelli di una ininterrotta catena, doveano condurre al '31, al '48, al '59, al '70; in Bologna si riordinava il Consiglio centrale della Guelfia,3 operante poi nella Romagna, intesa ed amalgamata con l'Alta Vendita carbonara d'Ancona per le Marche.
al corrispondatibe carteggio trovato negli Atti segreti di polizia del B. Archivio di Stato di Firenze (f. 10. u. 238), poiché la polizia di Bologna scrisse a quella fiorentina per seguirne le tracce trattandosi di nn soggetto sommamente pericoloso per ogni rapporto, e ben noto per le sua massime rivoluzionarie , finché non fa accertato ohe il Bossi il 13 settembre orasi col fratello imbarcato a Livorno, 1 G-li arresti furono relativamente pochi. In una nota dei detenuti politici, esistenti nelle carceri del circondario del dipartimento di Bologna circa la meta del luglio 1815, il numero di essi appare di 35, fra cui 18 popolani di Castel 8. Pietro, arrestati per disordini impropriamente politici. Però convien tener presente ohe il Governatore gen. Stefanini, in spreto dell'art. 5 della capitolazione d'Ancona, dichiarò espulsi dalle tre Legazioni gli emigrati con i Napoletani, facendoli arrestare se tornavano. Fra i detenuti di Stato di maggior riguardo furono la marchesa O. Bomasruoll Sacrati, cui fu assegnata loco carcerò l'abitazione in cui si trovava ospite in Ri ini ni, l'ex prefetto di Bologna cav. A. Agucchi, ohe dopo essere stato trasferito al locale detto dello Spirito Santo, fu con l'aw. bolognese L. Bottrigari tradotto in Austria, e l'ex viceprefetto di Faenza cav. Dionisio Sbrocchi, il quale, rifugiatosi nella Repubblica di S. Manno e ottenutavi formalmente la cittadinanza, fu, contro il diritto delle genti, ivi fatto arrestare dai soldati austriaci, che avevano invaso anche quel territorio., a tradurre a Bologna, dove, a titolo di riguardo., Fu chiuso anch'esso nel locala dello Spirito
Santa.
Il gen. magg. Stefanini de Monte Airone Giuseppe, era nato nel 1763 a Mone in Tirolo. Mori il 25 gennaio del 1821 a Verona. A Bologna si mostro avido di danaro, per cui gli fu affissa al gran Cimitero la seguente satira :
Qui giace quel trint'uomo di Stefanini Ohe (o<n;d ti corpo e portò via i quattrini.
il cronista bolognese Baogoni, parlando della spedizione napoletana nelle Bomagne nel 18.15 per l'Indipendenza. Italiana, annotò : Pretendasi ancora che