Rassegna storica del Risorgimento
MENOTTI CIRO
anno
<
1916
>
pagina
<
155
>
La vera ultima tuttora flit Giro Menotti 235
possidente. Gli chiede informazioni se abbia o no ancor libero l'appartamento nobile della casa ch'egli ha comprato nella Selciata di Strada Maggiore in Bologna, perchè persona ragnardevole (!) lo prenderebbe in affitto. Ho trovato che il Formiggiui, l'amico del Menotti, era nn modenese, nato da Moisé Pormigini nel 1706, il quale nel 1820 si era trasferito da Modena a Bologna, comprando poi nn anno dopo una casa nella Seliciata maggiore (ora piazza Al-drovandi) ai vecchio numero civico 637 (oggi 15). Da indagini mie risulterebbe che il Menotti aveva, come suol dirsi, il suo piede a terra in casa dell'amico quando si recava a Bologna.
In una seconda lettera, del 23 ottobre 1822, allo stesso, che era Milano, parla di cose indifferenti, e solo a proposito di certi dì singanni in affari, il Menotti si esprime testualmente:* Siamo sempre scolari e quando sarà che diventeremo maestri? ,
Diretta a nn Giovan Battista Cecchini di Pistoia è la terza lettera inviata da Moderni il 28 aprile 1823, e riguardo un credito il Menotti categoricamente e vibratamente spiega un equivoco in cui sarebbe caduto il suo corrispondente.
La quarta, diretta ancora ai Formaggini, è del 25 ottobre 1826.
Si vede che l'amico aveva scritto al Menotti, il quale aveva relazioni nella Corte estense, perchè facesse giungere a Francesco IV la proposta di acquistare buoni cavalli di razza ch'egli avrebbe potuto provvedere, imperocché Ciro rispondeva che il duca aveva deciso di non volere fare razze, disgustato dalli infruttuosi tentativi fatti e spese malandate onde installarle. Aggiungeva che Io stesso duca aveva limitata la razza alle 12 o IO cavalle che aveva in Modena. Consigliava tuttavia il Formig-gini di trasmettere al principe una ben'ideata esposizione sui vantaggi di avere una buona e numerosa razza di cavalli e quindi di farla spalleggiare dalla valida raccomandazione del cardinale Albani, che certo non gliela avrebbe rifiutata. Da ultimo saluta una signora Giulietta, intendi cioè Giulia Voltolini del fu Baldassarre, moglie del Foroiiggini.
M'ultima lettera, datata da Modena il 6 gingno 1828, è indi rizzata ad un amico carissimo, l'illustre Geminiano Grimelli, il concittadino carpenae ., cóme lo dice il Menotti, onore dell'università modenese, il quale per ì suoi convincimenti liberali appartenne al Governo provvisorio del 1848 e a quello del dittatore Fa-