Rassegna storica del Risorgimento
EMIGRAZIONE POLITICA
anno
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1916
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pagina
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158
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Venezia fin da' primi giorni del 1859, V. E., prendendo in esame gli altri, potrà farsi persuaso come dopo la pace di Villafranca:
insolentisse più di prima nella Venezia la milizia austriaca;
si facesse pia dì prima vessatrice la polizia;
si mantenesse per lungo tempo ancora lo stato d'assedio, e per mendicati pretesti, dopo firmati i particolari, si bandissero gindizii statarli In varie provincie;
seguissero condanne anche capitali per semplice possesso d'armi ; si sostituissero più tardi a' gindizii di guerra ed a quelli statarli altri giudizi eccezionali senza alcuna guarentigia pe' cittadini;
si mantenessero anzi si aggravassero le imposte straordinarie e fè estorsioni j
si sconoscesse sempre più. il principio di nazionalità, eolla nomina d'impiegati stranieri o di quo* rejetti dalla Lombardia;
si facesse sempre più severa la censura, per modo che dovessero tacere tatti i giornali tranne la Gazzetta ufficiale di Venezia;
si vietasse a' giovani italiani del Tirolo e dell'Istria di frequentare l'Università di Padova, e si chiudesse poi l'Università stessa anche a' Veneti;
si violassero le attribuzioni de' Municipi e della illusoria rappresentanza per menzognera apparenza accordate al paese. E d'altra parte la popolazione della Venezia:
confidasse e continui a confidare nella parola di re Vittorio Emanuele e dell' imperatore Napoleone HI che la chiamavano a libertà;
segna l'invito del proclama di Milano mandando sempre nuovi soldati air esercito italiano ;
abbandoni l'amministrazione de' suoi Comuni per rendere impossibile al Governo l'amministrazione dei paese ;
diserti i divertimenti e le feste e voglia chiusi i teatri ; emigri in proporzione nuova nella storia;
aggiunga finalmente alla lunga serie di dimostrazioni politiche quelle di Padova, Venezia, Verona, Vicenza, Cliioggia ed Udine cosi imponenti da trascinare il Governo austriaco a misure di estremo rigore. In oggi: vige nella Venezia la legge de' Bospetìj , si arrestano e si deportano a centinaia e centinuja i cittadini; si viola l'amnistia arrestando di nuovo i liberati di Iosephstadt ; si spiega nn apparato di forze militari che testifica esistente di tatto lo stato d'assedio tolto solo in apparenza ;
ai bandisce finalmente il giudizio statario per contenere, come dice il luogotenente Biaingen, lo spi/rito rivolurìonario sempre crescente.