Rassegna storica del Risorgimento
VENEZIA
anno
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1916
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pagina
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171
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Ed è doveroso il dire che nel lavoro compiuto in quel periodo ebbe larga parte anche il vice segretario nob. dott. Marcello Memmo, amico del Botti. Infatti la Gazzetta del Popolo del giorno 8 ottobre cosi scriveva: Sfe corre debito accennare ai due valenti giovani Memmo e Botti che si prestano quali segretari della Giunta e crediamo doveroso attestare a tatti e due fin d'ora la nostra riconoscenza per il difficile e delicato incarico assunto in questi giorni di transizione.
Un elogio pure la Gazzetta faceva alla Guardia cittadina.
Il Gomitato di vigilanza aveva già pubblicato anteriormente un altro avviso così concepito.
Cittadini,
Dappoiché è doveroso di ogni libero cittadino il cooperare al mantenimento della tranquillità e dell'ordine pubblico nonché alla tutela degli individuali diritti, e nessun mezzo si presenta a quest'uopo migliore da quello ali'infuori di una Guardia cittadina, la quale in termalmente provvegga alla sicurezza ed all'ordine così la nuova Giunta municipale istituita in termalmente per dirigere la pubblica cosa, ha già disposto perchè i ruoli di inscrizione sieno aperti in ogni sestiere nelle località indicate, ed onorevoli ed influenti cittadini ebbero già il mandato di dirìgere 1' inscrizione e distribuire convenientemente gli individui inscritti.
Ognuno il quale non abbia meno di 18 anni e più di 60 e non sia impedito dalla sua posizione economica e famigliare e non abbia imperfezioni dovrà tosto inscriversi e prestarsi all'adempimento di questo dovere cittadino obbedendo agli ordini che gli verranno impartiti.
Con circolare successiva diramata pel momento in cui la truppa austriaca avesse abbandonata la città la Giunta invitava poi tutti i pubblici funzionari e gli ini piegati anche degli istituti pii e degli stabilimenti pubblici a non abbandonare il loro posto e ad attenersi scrupolosamente alle istruzioni ohe verranno loro diramate dal capo ufficio o da chi sarà stato delegato a sostituirlo interinalniente. I commercianti che hanno i loro negozi sulla pubblica via, nonché i proprietari dì fabbriche e di stabilimenti industriali a voler mantenere attivi i loro esercizi ed aperti i loro fondaci e negozi. Agli osti, bettolini e venditori bevande spiritose venne ingiunto di chiudere: il loro esercizio alle ore dieci di sera, onde evitare che aieno occasionati disordini da parte degli scioperati.
Il Comitato centralo di vigilanza presso la residenza municipale era incaricato di vegliare alla esatta esecuzione di queste prescrizioni.
Altra circolare fa diretta ai Capi d'ufficio del seguente tenore:
Affinchè TJordine e la tranquillità sieno dovunque mantenuti ed in ispecialità i Pubblici funzionari dièno esempio agli altri cittadini di un