Rassegna storica del Risorgimento
1864 ; PIO IX ; ROMA ; STATO PONTIFICIO
anno
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1916
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pagina
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181
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* PROGETTI RIVOLUZIONARI IN ROMA PER li MORTE PREVEDUTA DI PIO IX (1804)
Allorché, nell'anno 1864, fu sequestrata in Roma la tipografia clandestina, ove il partito d'azione stampava il giornale Roma o morte, il Comitato si sciolse per gravissimi dissensi manifestatisi fra le due fazioni del liberalismo. Ma si ricostituì, quasi subito, nel mese di aprile, con elementi nuovi, energici, fattivi, che riannodarono le fila del partito, ne perfezionarono l'organizzazione, provvidero armi e attesero il primo, favorevole evento per agire. questo non tardò a presentarsi.
Pio IX, proprio in quei giorni, era afflitto da un nuovo attacco di muori, in forma piuttosto grave. I liberali lo dettero addirittura per ispacciato e chiesero ai Governo italiano, per mezzo del rappresentante in Torino del Comitato nazionale romano, opportune istruzioni nel caso che il pontefice avesse a soccombere.
Il Comitato, di cui il Checchetelli era l'anima, riteneva che la prima cosa da farsi, in caso di morte del Papa, fosse un appello al popolo di Boma, perchè deliberasse la forma di governo, da adottare : questo appello si sarebbe potuto invocare con un plebiscito e con una dimostrazione popolare.
Ecco, a questo riguardo, le precise istruzioni inviate dall'agente del Comitato liberale in Torino:
<c Bei luoghi dove sono i francesi occorre fare il Plebiscito, il ai risultato dovrebbe proclamarsi mediante dimostrazione popolare con grida delia circostanza. Una deputazione dovrebbe spedirsi al Re a presentare i voti. Ove non sono francesi, vi sarà moto armatoj sarà rovesciato il governo papale e convocato il popolo al suffragio universale. Questo moto avrà l'aiuto della emigrazione, che entrerà armata ai confini e quindi di bande di oit-