Rassegna storica del Risorgimento
VERONA ; MUSEI
anno
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1916
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pagina
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187
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dei Veneti. Meritano particolare ricordo, fra gli stampati, i bandi del governatore e il proclama 20 giugno dell'L r. Comando militare generale in Udine che disponeva il rigoroso stato d'assedio nel Regno Lombardo Veneto, nel cosi detto Tirolo meridionale e nel territorio della Luogotenenza di Trieste * j fra gli oggetti, il telemetro raccolto dal luogotenente Luigi Angelini dopo lo smantellamento dì Borgo forte, i tamburi, le uniformi e le bandiere dei battaglioni della Guardia nazionale; fra le stampe e illustrazioni, un grande incisione che rappresenta il 4 battaglione del 49 reggimento a Villafranca e poi tre litografie che riproducono l'ecei-dio di Carlotta Aschieri nel .caffè Lampi la sera del 6 ottobre, la cacciata degli Austriaci da Verona e l'ingresso delle truppe italiane, il 16 dello stesso mese, nella città festosa e giubilante. Ve anche un busto in gesso di Ludovico Salomon! di Modena ferito a morte a Monte Snello, un ritratto di Cesare Alberto Blen-gin, il primo ufficiale italiano entrato in Verona a mezzogiorno del 16 ottobre, per prendere in consegna caserme e alloggi per gli ufficiali della divisione Medici. Vi sono pure documenti e fotografie dei componenti la deputazione veneta che il 4 novembre si recò a Torino per pi ntare a Vittorio Emanuele i risultati del plebiscito, e memorie, decorazioni e cimeli del nobile Edoardo De Betta, ultimo podestà di Verona.
Non mancano naturalmente, sparsi qua e là. i ritratti dei maggiori fattori del Risorgimento e dei più insigni patrioti, specie veneti. Di Aleardo Aleardi si conserva anche, custodita in un urna, la maschera e il calco della mano,- di Garibaldi la camicia he indossava ad Aspromonte, una copia del discorso da lui tenuti m Veronesi nel marzo 1867 dal poggiuolo dell'albergo delle due Torri e vari autografi, di contenuto insignificante o quasi. Solo merita di essere rammentato un biglietto col quale il Generale risponde negativamente nel 1879, e in modo secco, ad alcuni reduci veronesi che gli avevano chiesto di mandare a Caprera un pittore per eseguire un suo ritratto.
Ugualmente sparsi per tutte le pareti sono stampe ricordi e documenti ohe illustrano particolarmente le virtù patriotiche dei
i Onesto proclama e H aititi numerosi avvisi e T>an*i di quell'anno sono ristampai, nei volume Jl Municipio di Verona nell'anno MDCOOLXVl necton* del podestà Edoardo de Betta con LXXXV documenti. Verona, Vicentini e Franchini, 1867.