Rassegna storica del Risorgimento
LA HOZ GIUSEPPE
anno
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1935
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pagina
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92
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92 Carlo Zaghi
dispetto e contro l'egemonia francese. Non abbiamo, è vero, nessun documento concreto che rispecchi questi suoi intendimenti indipenden-tistici, ma il suo atteggiamento di fronte al Montrichard e al Monnier parla abbastanza eloquentemente. Ma era puro questo concetto o non era invece inquinato da ambizioni e da rancori personali ? Forse nel suo animo c'era dell'uno e dell'altro. Carattere torbido ed inquieto, egli si gettò al movimento indipendentista, come acutamente scrive lo Spadoni, più per impulso di rancore e spirito prepotente e ribelle, che per convinzioni patriottiche profondamente sentite e maturate. Deluso, dopo i primi insuccessi, un po' per l'apatia delle popolazioni e un po' per le diserzioni dei soldati e dei capi più fidi, si lasciò trascinare a rimorchio dagli avvenimenti, e pur di soddisfare all'odio e al rancore che gli bolliva in petto contro i Francesi, causa di tutti i mali, non esitò a gettarsi in braccio alle bande sanfediste e napoletane e a ricevere incarichi e gradi dall'armata austro-russa.
Se i tempi erano immaturi e gli furono avversi, mancavano altresì al La Hoz le qualità essenziali per condurre a termine una impresa così vasta e difficile. Egli era più fatto per attirare gli odi che le simpatie. Personalmente non godeva la fiducia delle truppe, né delle popolazioni, e avvilì se stesso e il suo programma patriottico unendosi alle bande degli insorgenti e dei nuovi conquistatori.
Ma traditore no. Italiano di nascita e di sentimenti aderì ai Francesi quando vennero da noi con idee di libertà e d'indipendenza e li abbandonò quando si accorse che non pensavano che a sfruttare e a dominare l'Italia. Fu dei primi ad avere il concetto dell'Italia indipendente e come pochi ebbe l'ardire delle proprie opinioni. L'avversione ai Francesi lo incupì e lo spinse a gravi eccessi, fino a perdere il concetto di quello che voleva e doveva fare. Errò pertanto nella forma, ma non nello spirito. Per questo la figura del La Hoz, pur tra colpe e difetti gravissimi, ispira ancor oggi simpatia e rispetto e merita realmente di essere studiata e indagata.
Lo stadio diligente ed accurato dello Spadoni non può dunque, come si vede, avere risolto i molti problemi che una figura enigmatica e tanto complessa, come quella del La Hoz, presenta. Anche dal lato puramente biografico la sua indagine non può ritenersi esaurita e tanto meno definitiva, nonostante che egli non si sia risparmiato tempo e fatica per completare e raccogliere tutta la vasta e disparata