Rassegna storica del Risorgimento
1861 ; INGHILTERRA ; NAPOLI
anno
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1935
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pagina
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102
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LA PARTENZA
DELLA FLOTTA INGLESE DA NAPOLI (1861)
Ho sempre pensato che la storia delle provincie meridionali nei primi anni del Regno d'Italia sarebbe almeno altrettanto interessante che quella degli ultimi del Regno di Napoli; perchè tutto quel che appartiene al Regno di Napoli può ormai considerarsi ben morto, mentre in quei primi anni dopo il 1860, oltre a seguire l'assestamento di una delle maggiori rivoluzioni che la nostra storia ricordi, ci è dato di assistere al nascere, allo svolgersi e svilupparsi dei nuovi partiti: monarchico e repubblicano, borbonico e socialista, internazionale anarchico e irredentista. Quei partiti che tanta, se pur varia, parte hanno avuto poi nel primo mezzo secolo del Regno d'Italia, fino si può dire ai giorni nostri: al principio o, meglio ancora, alla fine della grande guerra.
Ma mentre le fonti degli ultimi anni del Regno Borbonico sono ordinate, unite e copiose, quelle dei primi del Regno d'Italia sono, tutt'al contrario, scarse, disordinate e divise. Esse vanno infatti ricercate, grosso modo, sopratutto per il periodo così discusso della Dittatura e delle Luogotenenze, parte a Torino (Archivio di Stato e Museo del Risorgimento), parte, se pure in misura minore, al Ministero degli Esteri a Roma, parte la parte maggiore, se pure non sempre proprio la più importante all'Archivio di Stato di Napoli.
Qui non esistono archivi propriamente delle singole Luogotenenze, se pure si conserva qualche busta tre in tutto intitolata alla Dittatura. Ma atti delle une, come dell'altra, si trovano in coda agli archivi di tutti i singoli dicasteri centrali Napoletani, i quali, pur dopo' la fine del Regno, rimasero in vita, com'è noto, più o meno a lungo, secondo che procedeva il rigoroso lavoro di unificazione del Regno iniziato da C. Cavour.
Tutto questo a prescindere naturalmente da quanto può rinvenirsi e non è poco negli Archivi della Prefettura e della Questura.
I primi dicasteri centrali ad essere aboliti furono, com'è naturale, quelli della Guerra e della Marina e degli Affari Esteri.
Quest'ultimo, che andava già col nome di Direzione degli Affari Esteri/Venne soppresso col 1 gennaio 1861. E fu allora anzi che ebbe luogo il primo tentativo di trasportare a Torino l'archivio relativo: tentativo che il temperamento diplomatico di Costantino Nigra seppe