Rassegna storica del Risorgimento
UNGHERIA
anno
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1935
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pagina
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119
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Libri e periodici 119
Petitti di Roreto, ragiona di Consensi stranieri alla causa delVindipendenza italiana (pp. 37-50).
Una Raccolta di documenti inediti riferentisi ai primi volontari sanmarinesi che presero parte alla guerra del 1848-49 ci offre PIETRO FRANCIOSI, benemerito e appassionato indagatore delle vicende di San Marino durante il Risorgimento (pp. 51-76). Nomi di oscuri o di dimenticati risorgono dalle vecchie carte da lui studiate: Francesco Parenti, Domenico Ugolini, Luigi Tonnini, Gaetano Mattei, Alessandro Sabattini, Adamo Forcellini, Giuseppe Pasqui, Bernardino Veronesi, Pietro De Biagi, Antonio BeUuzzi, Giovanni Macina, detto Nasone, Domenico Mazza, Filippo della Balda, detto Moscone, Lorenzo Corsucci, Luigi BeUuzzi, tutti nomi ignoti all'elenco dei volontari sanmarinesi redatto nel 1888. E di altri ancora dà notizia il Franciosi per gli anni posteriori al 1849.
Del saggio di PIERO ZAMA, esperto conoscitore delle vicende della sua terra, Sulle tracce dell'avanzata austriaca nelle Romagne nel 1849 (pp. 77103) fu già dato l'annuncio nel precedente fascicolo della Rassegna (p. 1497).
GIOVANNI MAIOLI, che ha avuto la ventura di metter la mano su tredici lettere dirette da Camillo Gasarini a Rinaldo Simonetti e a Luigi Tanari, ritorna ad uno dei suoi temi prediletti, la Società Nazionale. Ancora della Società Nazionale a Bologna e nelle Romagne (Camillo Casarini e Rinaldo Simonetti per Vunificazione della Patria), s'intitola appunto lo studio da lui condotto (pp. 105128) su quei documenti, con il quale si chiude il breve ma denso volume.
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Luigi Tukòry: 1828-1860. Testi documenti inediti e tavole; Palermo, Industrie riunite
editoriali siciliane, 1933XI, in-8 gr., pp. 120, tav. 5.
Questo volume miscellaneo, dovuto alla collaborazione di studiosi italiani ed ungheresi, fu voluto dal Comitato sorto in Palermo per onorare la memoria di Luigi Tiikory nel 50 anniversario della morte di Garibaldi. E delle solenni e degne onoranze tributate all'eroico ungherese parla monsignor FILIPPO POTTINO, segretario generale della Società siciliana di Storia Patria e membro di quel Comitato (Meminisse ìuvabit, pp. 513). Il principe DI SPADAFORA, podestà di Palermo, rievoca gli antichi e celebra i più recenti rapporti tra l'isola etnea e la terra magiara (Sicilia e Ungheria: Pietro Ronzano e Luigi Tiikory, pp. 1720) e ALBERTO BERZEVICZY detta precisi cenni biografici In memoria di Lodovico Tiikory 18281860 (pp. 23-26). Ma assai più largo contributo ad una compiuta conoscenza dell'eroe di Porta Termini recano i Documenti inediti sulla vita di Lodovico Tiikory (pp. 2970), rinvenuti e pubblicati da LADISLAO TOT?, tra i quali sono da ricordare le dieci lettere del Tiikory al suo comandante Giorgio Kmetty (1857). E dalle carte siciliane del Crispi trae altri interessanti aneddoti UGO DE MARIA , recando nuovi elementi alla conoscenza tra Francesco Crispi e ipatriotti ungheresi (pp. 7380).
È un volume d'occasione e quindi non si può pretendere che tutto vi sia assolutamente nuovo ed originale. I contatti e le interferenze non possono mancarvi, e non mancano, ma la nobiltà del compito ha saputo sempre ispirare efficaci pagine ai compilatori. Così è di LIBORIO GIDFPRÈ, che precisa II significato delle onoranze a Luigi Tiikory nel 1860 e oggi (pp. 83-90), di FRANCESCO GUARDIONE, che accompagna Luigi Tiikory da Gibibrossa alla tomba (pp. 93-96), di PIETRO MERENDA, che esalta Di Luigi Tiikory morte e glorificazione (pp. 99-114), di GIUSEPPE PD?ITONE FEDERICO, che a TVkdry nel cuore di Garibaldi e degli Italiani d'oggi (pp. 117-120) dedica le ultime pagine di questo volume, pegno e testimonianza di una lunga comunanza di ideali e di sacrifici.