Rassegna storica del Risorgimento
UNGHERIA
anno
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1935
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pagina
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121
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Libri e periodici 121
tabelline statistiche, che permettono di valutare anche materialmente quello che l'Italia compi. I lettori potranno cosi apprendere che furono fabbricati 78.000.000 di proiettili e se ne spararono 50.000.000 e che per trasportare l'acciaio, la ghisa, il rame e il carbone consumati per la guerra ci vorrebbe un treno lungo la quattordicesima parte del meridiano terrestre.
Un buono ed utile libro, dunque, questo del capo dell'Ufficio storico. Altre necessità ed altro pubblico: ma a quando un volume che sobriamente ma inequivocabilmente documenti agli stranieri quel che compimmo? Perchè in questo campo stiamo male, ma male assai.
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A. BBONZUOLI, Deus et su re. Luci di gloria della brigata Sassari (151-152 fanteria);
Roma, Comando del Corpo di Stato Maggiore Ufficio Storico, 1934, in-8,
pp. 77, con schizzi e ili.
La Sassaril Viene la Sassaril... Ed era un modo come un altro per dire che avrebbe fatto caldo quanto prima. Dure tutte alla battaglia, mirabili all'assalto e alla difesa le brigate italiane, ma questa per tradizione antica della gente sarda, per mirabile concordia di capi e di gregari su tutte eccellente.
Chi manchet in nois s,animu, chi languet su valore, prò forza o prò terrore no hapas suspettu, o Re!
Cosi cantava l'antico inno sardo, così hanno confermato i Sardi della brigata dalle mostrine bianche e rosse nell'ultima guerra.
Solu in sa morte zedere soliat su sardu antigu, ne* vìvu a Vinimigu ceder* apo deo, o Re!
E Bosco Lancia, Bosco Cappuccio, Bosco Triangolare, le trincee delle Frasche e dei Razzi, Monte Fior, Monte Castelgomberto, Monte Mosciagh, Monte Zebio, la Bainsizza, Col del Rosso, Col d'Echele, il Piave sono le tappe dell'ascensione eroica della Sassari, che ha consacrato con il sangue di oltre tredicimila suoi figli il suo contributo sostanziato come ben dice il Bronzuoli di eroico valore individuale e collettivo, di sacrifici inenarrabili e quotidiani, di dedizione completa, serena e spontanea . E i non immemori non possono non riconoscere con l'autore che nel tormento della guerra e nel travaglio della vittoria la figura umile e silenziosa del fante sardo ovunque egli abbia servito, combattuto e vinto domina gigante, espressione purissima e forse ineguagliabile, delle virtù militari della Btirpe italica .
Unu a ogni chentu intrepidos in ferra e a mitraglia in valla e in muraglia hamus andare, o Re!
Al giustificato orgoglio della gente sarda rende commosso omaggio questo agile volumetto, pubblicato in occasione del XXII Congresso della nostra Società dal capo dell'Ufficio storico dello Stato Maggiore.
A. M. G.