Rassegna storica del Risorgimento

CAGLIARI ; CONGRESSI STORICI
anno <1935>   pagina <128>
immagine non disponibile

128 Resoconto del XXIT Congresso
Una dimostrazione imponente si leva dal popolo, dimostrazione che assurge ad un tono altissimo quando i valletti dispongono sul balcone centrale il drappo rosso e S. A. Reale il Principe di Piemonte si presenta alla cittadinanza.
Sulla marea delle teste spiccano a centinaia e centinaia i fazzoletti, le bandiere, i cappelli, freneticamente agitati dalla immensa moltitudine. L'entusiasmo non si può descrivere. E uno spettacolo che non potrà facilmente dimenticarsi e che chi non ha visto non può immaginare. E una voce sola, un saluto solo che il popolo dà al Principe; è la devozione della gente di Sardegna, fedelissima alla Casa Savoia, che esplode in tutta la sua pienezza e grandiosità.
Fin dove lo sguardo si volge non vede altro che folla. Una marea di popolo che si accalca, nella quale operai ed artigiani, Giovani Fascisti dai colori di Roma, Camicie Nere, Ufficiali di tutte le Armi, donne e Balilla, si fondono ed uniscono in un solo palpito di devozione. Si intravedono anche qua e là sgargianti costumi di contadini- e popo­lani dei paesi dell'interno dell' Isola. Poiché non è Cagliari sola che è qui presente. Ma è tutta la provincia con tutte le sue bandiere, i suoi entusiasmi ed il suo incontenibile ardore, che è convenuta a porgere ad Umberto di Savoia il doveroso omaggio di devo­zione indefettibile.
Poi ad un tratto una commozione profonda pervade gli animi. Lente e solenni si levano nell'aria le note dell' Inno Sardo, che la folla all'unisono canta.
S. A. R. è costretto ad affacciarsi ripetute volte al balcone, mentre la folla con­tinua instancabilmente ad acclamare, in una travolgente manifestazione di amore e di devozione.
Subito dopo nel Salone del Palazzo del Governo avviene la presentazione delle autorità, che e fatta dal Prefetto di Cagliari.
Alla 10,15 il Principe di Piemonte lascia il Palazzo del Governo e si dirige a piedi verso la Cattedrale, accompagnato lungo tutto il percorso dal gioioso entusiasmo del popolo.
L'uscita del Principe dal Palazzo del Governo dà occasione ad una nuova ed ancora più vibrante manifestazione di entusiasmo popolare.
Umberto di Savoia passa sorridente tra due vere ali di folla che non si stanca di applaudire, e che, premendo sui cordoni di truppa incapaci a contenere l'ardore del popolo, si stringe sempre più intorno al Principe.
La pioggia di fiori che ha salutato al suo passaggio nella via Roma il Principe
continua intanto ininterrotta, e l'Ospite Augusto passa su un vero tappeto floreale,
salutando la folla, che elettrizzata precede e segue con il suo gioioso clamore S. A. R.
All'ingresso della chiesa il Principe viene ricevuto dall'Arcivescovo S. E. Monsignor
Piovella, con tutto il Capitolo.
L'Augusto Ospite si inginocchia innanzi all'Altare del Sacramento e, dopo una breve preghiera, visita la chiesa, interessandosi minutamente ai lavori in corso per la sistemazione dell'edilìzio, soffermandosi anche ad ammirare gli affreschi e le pitture * del Figari.
Ha quindi visitato il Sacrario dei Martiri e le tombe dei Re di Casa Savoia. Alle 10,45 si ricompone il corteo che, seguendo il percorso: via Mazzini, viale Regina Elena, viale Regina Margherita e via Roma, si dirige al Palazzo del Comune ove avrà luogo l'inaugurazione del XXII Congresso della nostra Società.
Lungo tutte le vie che esso attraversa la folla diviene sempre maggiore perchè quella che già si era fermata sulla piazza del Palazzo del Governo vuole rivedere an­cora il viso sorridente del Principe Sabaudo, e corre attraverso il tragitto più breve verso la via Roma, che ormai è incapace a contenerla.
La folla non si stanca di stazionare sotto i raggi cocenti del sole ed è uno spettacolo comznoventissimo vedere donne che sollevano sulle braccia i loro piccoli, giovani ed adulti che sventolano fazzoletti e bandiere multicolori, mentre continuano a cadere fiorì e manifestini che inneggiano all'Augusto Ospite, al Re, alla Casa Savoia.