Rassegna storica del Risorgimento
1836-1840 ; TOSCANA ; CENSURA ; GUERRAZZI FRANCESCO DOMENICO
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1935
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144
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144 Resoconto del XXII Congresso
Il Congresso accoglie le conclusioni del prof. Re* con nutriti applausi ed il senatore Salata dà notizie sulla possibilità di ricupero di documenti asportati da importanti archivi, dicendo che sono in corso trattative al riguardo, su cui non è possibile soffermarsi dato il loro carattere delicato. Egli fornisce anche interessanti nuovi dati sugli Archivi Romani.
A questo punto il presidente dopo aver aggiunto alcune informazioni sul ricupero di documenti appartenenti a Francesco II che erano nel palazzo Farnese di Roma, comunica che nella segreteria del Congresso sono state depositate notevoli e pregevoli pubblicazioni donate al Congresso, fra le quali segnaliamo quella recentissima di S. E. Solmi su L'Idea dell' Unità Italiana nei periodo napoleonico, ed il volume del prof. Antonio Monti sulla guerra santa d'Italia (1846-1849) in un epistolario di Luigi Torelli.
L'aw. Vossu propone fra le approvazioni dei congressisti che sia inviato all'illustre sottosegretario al Ministero dell'Educazione Nazionale un telegramma che ne riassuma i sentimenti di gratitudine. Propone ancora che gli stessi sentimenti siano espressi agli altri donatori di pregevolissime pubblicazioni, fra cui ricorda Fon. Bar-danzellu ed i professori Colombo e Cian di Torino ed Antonio Monti di Milano.
Il presidente accoglie la proposta e comunica che sarà subito spedito un telegramma a S. E. il prof. Solmi. La comunicazione è accolta da vivi applausi.
La parola è ora al capitano di vascello comm. Guido Almagià dell' Ufficio Storico dello Stato Maggiore della R. Marina (v. Bollettino dell'ufficio storico dello S. M.t a. IX, fase 4, pp. 864-880).
Attraverso la visione panoramica che l'AImagià dà dell'opera dell'Ufficio Storico nel raccogliere e ricostruire il materiale relativo alle azioni di guerra sul mare, dagli episodi del passato a quelli della nostra guerra contro gli imperi centrali, passano tutte le più belle gesta della Marina italiana, sia quelle più silenziose ed ancora ignorate, sia quelle più fulgide già entrate nella tradizione popolare.
L'oratore è vivamente applaudito ed i congressisti fanno al valore ed alle glorie della Marina Italiana una entusiastica dimostrazione d'onore.
Il presidente rivolge al capitano di vascello Almagià i più cordiali ringraziamenti dei congressisti con le congratulazioni degli stessi e lo prega di rendersi interprete dei -sentimenti del Congresso presso il Ministro della Marina ed il Capo di Stato Maggiore.
Segnalano l'esistenza di importanti documenti per la storia della gesta d'Italia sul mare d'Oriente il prof. Valentin], che accenna a carte conservate nell'Isola di Malta ed il presidente che richiama i lavori del Congresso di Amalfi, che formulò voti per una raccolta completa sulle consuetudini marittime dell'Italia medioevale.
È ora la volta del colonnello Anacleto Bronzuoli, dell'Ufficio Storico del Comando di Stato Maggiore dell'Esercito. Quando il glorioso ufficiale, combattente e mutilato di guerra sale alla tribuna l'uditorio gli dimostra tutta la sua viva simpatia e si fa attentissimo. L'oratore col suo studio porta un contributo notevolissimo alla conoscenza ed alla glorificazione del valore dei Sardi in guerra, trattando dell'operato della Brigata Sassari.
H lavoro del Bronzuoli, stampato in elegante volume a cura dell'Ufficio Storico del Corpo di Stato Maggiore, è offerto in dono a tutti i congressisti. Questo atto di onoranza al valore sardo fu vivamente apprezzato per il suo squisito contenuto di affettuoso omaggio all' Isola eroica, della quale l'oratore esaltò la poesia epica altissima, sonante e gloriosa, ricostruendo le gesta eroiche della Brigata Sassari, nella guerra Italo-Austriaca (v. Bollettino dell'ufficio storico, cit.t pagg. 884-886).
Quando l'oratore conclude elevato un alato inno al valore dei sardi, che è espressione genuina ài valore italianissimo, il Congresso scatta in un'acclamazione entusiastica di plauso per l'oratore e di glorificazione per la Sardegna e per l'Esercito Italiano. Si grida ripetutamente evviva l'Esercito, evviva l'Italia.
L'aw. Vossu, come sardo, come combattente e come fante si rende interprete dei sentimenti dei Sardi e dei combattenti tutti, fanti o di altre anni,pregando il presidente