Rassegna storica del Risorgimento

1836-1840 ; TOSCANA ; CENSURA ; GUERRAZZI FRANCESCO DOMENICO
anno <1935>   pagina <149>
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Resoconto del XXII Congresso 149
era dedicata al capitolo dell'irredentismo: tutto quel che aveva attinenza con le Pro­vincie italiane soggette all'Austria era sottolineato, come pure erano resi noti all'auto­rità i nomi degli irredenti che partecipavano ai Congressi, e sottoposto a severo esame il loro comportamento.
Sull'argomento trattato dal dott. Chersi ebbe ad aggiungere alcune sue rifles­sioni il presidente del Congresso, S. E. de Vecchi di Val Cismon.
Altre comunicazioni interessanti furono quelle dell'aw. Toesca di Castellazzo sulla fondazione del primo asilo aportiano nello Stato sardo; di Fausto Niccolini sul mito del malgoverno spagnolo; del canonico Pilia sui processi contro alcuni vescovi sardi; del colonnello Bronzuoli sull'attività dell'Ufficio storico dello Stato Maggiore (v. Boll. Uff, Stor., cit,, pp. 880-884) ; del dott. Lopez sugli statuti italiani del 1848; del prof. S. Pola sulle relazioni diplomatiche italo-francesi dal 1793 al 1798 nei riguardi dell'isola di Sardegna; dell'onorevole Deffenu su Giorgio Asproni; del dott. Prnnas Tola sui diritti sabaudi Bulla Sardegna nelle trattative di Vittorio Amedeo con la Santa Sede; del senatore Taramelli su un interessante quadro riguardante la difesa della Sardegna nel 1793; dell'aw. Vossu sulle condizioni della Sardegna agli albori del risorgimento.
Il senatore Salata annunzia l'imminente pubblicazione del primo volume della opera del socio senatore Ugo da Como su I Comizi nazionali in Lione per la costi­tuzione della Repubblica Italiana: opera che per l'importanza del lavoro legislativo che là si compì, bene si inserisce tra gli atti delle assemblee costituzionali italiane edite da una apposita Commissione Reale, presso l'Accademia dei Lincei.
Ritiene giusto che se ne dia notizia al Congresso per gli studi di storia del Risor­gimento, perchè quei Comizi furono uno dei primi solenni segni della risorgente coscienza nazionale.
Questo primo volume contiene la parte documentaria, più propriamente cronolo­gica, dal dissolversi della seconda Cisalpina all' instauramene della Repubblica Ita­liana: i memoriali sulle condizioni dello Stato stremato dall'occupazione militare; le relazioni tra i Governi di Milano e di Parigi; i vari progetti costituzionali; il colorirsi nella mente del Buonaparte del disegno di una costituente d'Italiani rappresentanti delle diverse classi sociali; la procedura elettorale, e gli altri preliminari della convocazione.
Il II volume, già avanzato nella stampa, conterrà i verbali delle sedute dei comizi, che si credevano in parte perduti, e che sono stati rintracciati negli archivi viennesi e rivendicati dopo la vittoria, insieme con molti altri di questi documenti. Conterrà anche i carteggi diplomatici attraverso i quali le principali potenze europee discussero dell'avvenimento; e infine una raccolta di testimonianze diari, memorie e lettere del riflesso che esso ebbe tra i contemporanei.
Nel III volume il Da Como narrerà l'origine e le vicende dei comizi lionesi; deli­neerà lo sviluppo che vi ebbero le forme costituzionali; ed ordinerà le notizie che ha raccolte su quanti vi ebbero parte. Sarà il coronamento di un'opera a cui ha dedicato molti anni e molte fatiche con sagacia di storico e passione d'Italiano:ricercando per tutti gli archivi d'Europa i documenti di queste prime e grandi Assise in cui gli Ita­liani, sia pure per incitamento di Bonaparte, si riconobbero, e con assai più d'indipen­denza che non sia creduto sinora, cercarono di rimediare ai mali della Patria disunita.
Basta leggere la notizia delle fonti pubblicata in estratto dal primo volume, per formarsi un'idea, e restarne ammirati, della complessa e faticosa raccolta dei mate­riali documentali in archivi pubblici e privati di tutta Europa, sì da assicurare carat­tere definitivo all'opera del Da Como, il quale ben a diritto conclude che questa docu­mentazione, di fronte a tanta disparità d'opinioni tra gli storici della Consulta di Lione, era una necessità.
Memore anche della ospitalità offerta, or fa un anno, dal Da Como ai congressisti di Brescia nella sua casa di Lonato, il Salata invia all'operoso collega, con felicita­zioni ed auguri, un saluto fervido e cordiale.