Rassegna storica del Risorgimento

1836-1840 ; TOSCANA ; CENSURA ; GUERRAZZI FRANCESCO DOMENICO
anno <1935>   pagina <150>
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150 Resoconto del XXII Congresso
II congresso applaude vivamente.
L'ultima seduta si è iniziata alle ore 16 precise. Dopo una comunicazione del prof. Raffaele Ciasca sull'opera d'italianità di Casa Savoia in Sardegna, che si pub­blica in questo stesso fascicolo, ha preso la parola l'aw. Graziani che ha eloquente­mente trattato del valore delle fanterie sarde in guerra.
A questo punto la seduta è stata sospesa per l'arrivo di S. A. R. il Principe di Pie­monte, il quale poco dopo, annunciato dal conte di Sant'Elia, Primo Mastro delle Cerimonie di Casa Reale, è entrato nell'aula, accolto con entusiastiche acclama­zioni dalla folla dei congressisti, di autorità e di invitati che gremisce la sala. Rista­bilitosi il silenzio, ha preso la parola il rettore dell'Università di Torino, professor Pivano, che ha parlato dei memoriali del Ministro Villamarina sulla soppressione dei feudi in Sardegna.
Quindi il sen. Salata ha dimostrato l'erroneità della tesi finora accolta nella storio­grafia dell'epoca, secondo la quale Re Carlo Alberto avrebbe sospeso la pubblicazione dell editto riformatore per paura di minacce austriache, minacce che non vi furono e che d'altronde il Re non avrebbe temuto.
Quindi il Segretario Federale della città di Cagliari, rivolge un vibrante indirizzo di omaggio, fedeltà e devozione alla Dinastia Sabauda e al Duce, che dà luogo ad una calorosissima prolungata manifestazione per Casa Savoia e Mussolini. Il presi­dente ha dato infine la parola all'on. Bardanzellu che nell'esaltare l'opera di Carlo Alberto per la Sardegna ha provocato una nuova fervidissima dimostrazione all'in­dirizzo del Principe, il quale ripetutamente si alza per ringraziare e all'indirizzo della Dinastia Sabauda.
S. A. R. si congratula con il professor Pivano, con il sen. Salata, con l'aw. En-drich e con l'on. Bardanzellu e quindi lascia l'aula salutato da altre manifestazioni di entusiasmo e di omaggio che si rinnovano da parte della folla che all'esterno gre­misce le adiacenze dell'Ateneo sassarese.
La seduta del Congresso intanto volge al termine; il prof. Sorbelli a nome del Podestà di Bologna propone che il prossimo Congresso abbia luogo nella sua città in occasione del primo centenario carducciano; segue il sen. Fedele che invoca l'adu­nata dei congressisti per il 1936 a Napoli; uguale proposta fa il sen. Felici con. sim­patica, arguta eloquenza per Ancona, e il sen. Thaon de Revel per Torino.
S. E. il presidente, riservando ogni decisione definitiva, manifesta la propria simpatia per l'immediato accoglimento della proposta Sorbelli, ed aggiunge che, in seguito, vedrà di accontentare anche gli altri proponenti.
Poi, con felice improvvisazione S. E. de Vecchi porge i ringraziamenti all' Isola fedele ed ospitale, alle città, alle autorità, ai Podestà di Cagliari, Sassari e Nuoro, e, riassumendo lo spirito delle discussioni, termina, rivolgendo un evviva al Re e alla Dinastia di Savoia.
Scroscianti acclamazioni chiudono i lavori del Congresso.
LA GITA A CAPRERA
Fedeli al loro tradizionale senso di ospitalità, le autorità e gli enti cittadini della Sardegna allietarono i congressisti con vari festeggiamenti e con simpatiche manife­stazioni in loro onore. II comune di Cagliari offri due ricevimenti, di cui uno onorato dalla presenza del Principe di Piemonte. Un caratteristico simposio si ebbe alla ciclopica base dello sbarraménto del Tirso. La città di Sassari invitò i partecipanti al palazzo comunale nel giorno in cui vi s'inaugurava la biblioteca comunale, e offrì a ciascuno un nobile albo contenente quattro grandi silografie con paesaggi e -costumi del Sassarese, opera di artisti locali. E al teatro di Sassari si diede un carat­teristico concerto di musiche, cori e. danze popolari sarde.