Rassegna storica del Risorgimento

1849 ; REPUBBLICA ROMANA (1849)
anno <1935>   pagina <162>
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Francesco Salata
Occorre dar mano all'opera senza indugi anche perchè il Regolamento generale per gli Archivi del 1911 attende da -anni una riforma, della quale devono essere stati raccolti dalle Soprintendenze tutti gli elementi. Non sarebbe pratico far precedere tale riforma alla legge, sia per la distinzione che deve finalmente farsi tra norme di legge e norme regola­mentari, sia per dare una buona volta al regolamento, nella legge, la base della sua piena efficacia contro contestazioni non infrequenti innanzi alle magistrature giudiziarie ed ammini­strative. Così non può che per legge essere attuata una qualun­que disciplina degli archivi privati, se anche limitata per ora ai provvedimenti preliminari proposti nella relazione Fedele, o all'anticipazione delle norme che per questi archivi pre­vedono gli studi della Commissione per la riforma del Codice Cavile.
Ma solo una legge può darci e questo è essenziale per l'avvenire del patrimonio archivistico che va accrescendosi ogni giornouna circoscrizione completa degli archivi. L'as­setto e la distribuzione di quelli che si chiamano Archivi di Stato, è il risultato sopra tutto di una sistemazione empirica degli archivi preesistenti nelle capitali dei vecchi Stati ita­liani. Si tratta di togliere disparità evidenti nel numero e nella qualità degli organismi archivisticis tatali tra il Nord ed il Sud del Regno, disparità trasformatesi, non eliminate, anzi acuitesi per la recente assunzione a carico dello Stato degli Archivi Provinciali del Mezzogiorno, frutto non di volontà orga­nica dell'amministrazione degli archivi, ma della riforma della finanza locale. Ne risultò un capovolgimento della situazione : prima, una rete abbastanza fitta di Archivi di Stato nelle Provincie d'Italia al nord di Roma, e al sud soli i grandi Archivi di Napoli e Palermo: ora, un Archivio di Stato in ogni provincia del Mezzogiorno e della Sicilia e nessun archivio nelle numerose provincie del Nord che non avessero già per eredità del passato i vecchi Archivi di Stato. Non solo ragioni