Rassegna storica del Risorgimento

1849 ; REPUBBLICA ROMANA (1849)
anno <1935>   pagina <163>
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Per gli Archivi di Staio 163
di simmetria e di equità, richiedono l'istituzione di Archivi Provinciali di Stato in tutto il Regno. Essi sono la base della conservazione delle carte antiche e moderne nei capiluoghi delle provincie, che gli attuali Archivi di Stato a tipo regionale non possono assicurare; sono il solo modo di evitare trasporti e concentramenti di archivi, pericolosi, dispendiosi, inopportuni; sono in fine l'unico modo di attuare un'organizzazione peri­ferica efficace dell'azione archivistica per l'esercizio dei poteri che allo Stato spettano, e saranno disciplinati dalla futura legge, fuori dell'ambito dei veri e propri Archivi di Stato, di fronte agli archivi degli altri enti di pubblico' diritto, agli archivi ecclesiastici e a quelli privati.
Il fatto stesso che questa soluzione, la quale discende logica dallo svolgimento effettivo dell'amministrazione, è costante­mente invocata da decenni da congressi storici, da delibera­zioni del Consiglio degli Archivi, da studi di privati e formò la spina dorsale dei disegni di legge ricordati, parla di per se in suo favore. Ma un ordinamento che abbia la Provincia a suo cardine, risponde anche ai principi fondamentali della politica amministrativa dello Stato fascista. In fine, gli Ar­chivi Notarili, quando alla loro fusione negli Archivi di Stato, già iniziatasi con i versamenti di parte dei loro fondi disposta dalla legge, si superino obiezioni infondate, non tollerabili in regime fascista, offrono il mezzo tecnicamente e finanzia­riamente migliore per attuare, anche nelle presenti condizioni del bilancio dello Stato, questa organizzazione. La somma del personale oggi addetto agli Archivi di Stato, agli Archivi Provinciali del Mezzogiorno e a quelli notarili, basta, anzi supera le necessità della nuova organizzazione unitaria. Fatta la debita parte alla funzione ispettiva sui notai, estranea ai compiti propri degli archivi e da lasciarsi naturalmente al Ministero di Grazia e Giustizia, i redditi degli Archivi Notarili, con lievi ritocchi di tariffe, assicurano una base finanziaria