Rassegna storica del Risorgimento

1849 ; REPUBBLICA ROMANA (1849)
anno <1935>   pagina <170>
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Francesco Salata
Confidiamo che non sia più molto lontano il tempo, in cui possano essere ripresi, negli Archivi di Stato, o sollecitati quei lavori di riordinamento e di compilazione d'inventari che soli rivelano agli stessi archivisti la consistenza dei fondi e, specialmente se gli inventari sian dati alle stampe, li ren­dono accessibili agli studiosi: e non solo per i fondi più antichi che ne siano ancora privi, ma anche per i fondi più recenti, com­presi quelli restituiti dall'Austria dopo la guerra e che più direttamente toccano la storia del Risorgimento nazionale.
Non ho detto parola degli edilìzi. Fuori di Roma, dove urge uscire per la sede dell' Archivio del Regno dal vago dei pro­getti di massima più volte modificati,1) i nostri Archivi di Stato hanno sede, in gran, parte, in vecchi edilìzi che fanno talvolta scontare il godimento della loro vetustà suggestiva e di qualche bellezza artistica con qualche inconveniente tecnico, che è riparabile. L'occhio del Commissario straordinario sco­pre, nelle iniziate ispezioni, gli inconvenienti più gravi, e la sua energia riesce a porvi riparo. Fuor che a Roma, insisto, e forse anche a Bolzano, possiamo attendere tempi migliori. Mutamenti di sede sono sempre per gli Archivi un grave pericolo. Basterà che, come in passato, con più larghi stan­ziamenti siano sollecitate le riparazioni indifferibili e special­mente la costruzione di scaffalature e la riforma di quelle in legno esistenti, siccome richiede, in alcuni Archivi, la elemen­tare sicurezza dei fondi più preziosi.
Accrescere la capacità delle sedi con tutti gli avvedimenti della tecnica moderna vuol dire anche porsi in grado di non dover far resistenza a richieste di versamenti di materiale archivistico da parte di unici ed enti e di poter contrastare, con il solo mezzo efficace della custodia, alla mania degli scarti che una recente circolare opportuna del Ministero cerca di contenere, ma che per conto mio vorrei, sino a rifor­ma organica compiuta, vietati del tutto, per materiali d'ogni