Rassegna storica del Risorgimento

1849 ; REPUBBLICA ROMANA (1849)
anno <1935>   pagina <171>
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Per gli Archivi di Staio 171
natura e d'ogni età. Né va mai abbastanza raccomandata la moderazione più energica del soverchio zelo di alcuni Comitati della Croce Rossa, non benemerita degli Archivi, e il controllo delle cartiere, presso alcune delle quali la speculazione anti­quaria attìnge al materiale mandato al macero, specialmente da privati, notevoli documenti e cimeli, di vario genere, dei quali soltanto i prezzi raggiunti sul mercato rivelano, il più delle volte troppo tardi, il valore.
Vorrei che fosse tolta di mezzo, con provvedimento d'ur­genza, la confusione che regna riguardo alle tasse. Quando si abolirono le tasse d'ingresso ai Musei, si sarebbe potuto lasciar in vigore le tasse d'Archivio che hanno altra natura e colpi­scono non l'accesso o la visita, ma concrete prestazioni d'opera e di servizi da parte degli Archivi. Ma, ristabilite le tasse per i Musei e le collezioni d'arte, non si vede la ragione di lasciar sopravvivere proprio l'esenzione dalle tasse d'Archivio. Con questo di peggio: che per un documento della stessa natura proveniente da un Archivio Notarile si paga fior di tasse se l'atto è ancora nell'Archivio Notarile, e si è esenti da tasse se l'atto, per caso, è già versato nell'Archivio di Stato. E la stranezza è anche maggiore quando nel Mezzogiorno si con­tinua a non pagar nulla negli Archivi di Stato e si paga, come si è sempre continuato a pagare, negli Archivi Provinciali, ormai a carico dello Stato. La confusione aumenta ancora là dove, ad esempio, per atti di stato civile nulla si deve quando l'atto si estrae da un Archivio di Stato e si pagano tasse, non sempre uniformi né miti, agli unici parrocchiali, nei quali si conservino, come ad esempio nelle nuove provincie, i registri di stato civile sino all'annessione, sebbene anche nel regime austriaco i curatori d'anime esercitassero quelle funzioni per espressa delegazione dello Stato.
Più che la ragione fiscale e la materialità del reddito, è l'ordine che impone, specialmente nell'ambito della stessa amministrazione dell'Interno, una regolazione uniforme. La