Rassegna storica del Risorgimento
1798 ; LIGURE (REPUBBLICA) ; CISALPINA (REPUBBLICA)
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1935
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184
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184 Raffaele Ciasca
I documenti da noi raccolti permettono di seguire lo svolgersi delle trattative dai quattro osservatori di Milano, di Torino, di Genova, di Parigi nei più minuti particolari, dal primo incontro a Genova fra Gaetano Porro, ministro plenipotenziario della Cisalpina, e il Ruzza, ministro delle relazioni estere della Repubblica Ligure, al loro fallimento, alla vigilia dell'azione militare della Cisalpina sulle terre orientali del Piemonte e alla scorreria armata di truppe genovesi e francesi che prende nome da Carosio.
Quei documenti ci rivelano dissidi e antitesi di interessi. Ma anche tentativi di alto significato per raggiungere un accordo, che è accordo politico, militare, commerciale.
Pur fra intese e malintesi, fra dichiarate offerte di aiuto e solidarietà concessa o denegata, grandeggiava il nome d'Italia, e si cercavano ansiosamente le vie perchè il sogno di nazionale riordinamento, che scaldava il petto dei patrioti, potessse tradursi in realtà, in una o nell'altra forma.
Un lungo dispaccio del Testi, ministro degli esteri della Cisalpina, suggeriva al Porro gli argomenti da prospettare al governo francese per distoglierlo dall' intento di annettere alla Francia la Repubblica Ligure, e per mostrargli l'opportunità e la convenienza della fusione con la Cisalpina. Tutti gli argomenti sono passati in rassegna: identica civiltà fra le due repubbliche di qua dalle Alpi, stretta connessione di interessi materiali, identità di lingua, di genti, di vita politica, di coltura, di vita morale. Un solo argomento non fu mai espresso chiaramente; ma esso circola, dà luce e colore a tutto il lunghissimo documento. Ed è questo: la Repubblica Francese è terra straniera e deve avere il suo confine oltre le Alpi; la Cisalpina e la Repubblica Ligure suonano Italia, e dalla natura e dalla storia sono fatalmente spinte verso un comune destino.
RAFFAELE CIASCA