Rassegna storica del Risorgimento
1848 ; ESERCITO
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1935
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pagina
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198
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Giovanni Natali
comandante della fortezza di Legnago, nonjpotendo con le sole sue forze, consistenti in un battaglione di truppe confinarie (Reggimento Brood) togliersi quella molestia dei corpi franchi, aveva chiesto rinforzi al comando di Verona, donde, il 19 appunto, gli vennero otto compagnie, uno squadrone e quattro pezzi, ed unitisi ad una compagnia e mezzo del presidio di Legnago, il 20 uscirono per sorprendere il battaglione dell'Alto Reno. Avvenne qualche scambio di fucilate presso Marega, qualche granata fu gettata su Minerbe, ma le milizie dello Zambeccari si erano già allontanate.1* Infatti, per mezzo di un confidente, lo Zambeccari fin dal 18 sapeva che da Legnago si preparava una sorpresa; alle 10 di sera del 20 il battaglione, forte di 400 teste, ebbe ordine di ritirarsi a Montagnana, lasciando alcuni soldati a cavallo, tra i quali era Angelo Masini, perchè tenessero illuminato il castello di Bevilacqua, facessero fuochi intorno, rumoreggiassero con tamburi e si ritirassero di corsa appena il nemico avanzasse. Così fu fatto. Gli Austriaci si sfogarono devastando e incendiando il castello, mettendo a ruba e a fuoco la casa del farmacista e maltrattandone la famiglia sospetta di liberale.2> Per Montagnana la colonna giunse ad Este alle 2 antimeri-diane del 21, di là prosegui per Monselice e toccò Padova sulle 7 pomeridiane di quel giorno, dopo aver percorso 32 miglia di rapidissima ritirata, con quattro miglia per acqua.3J Intorno alla sorte del Battaglione dell'Alto Reno, lasciato solo, in posizione avanzata, alle prese con la guarnigione della fortezza di Legnago, correvano voci sinistre, sopra tutto nei circoli mazziniani in Milano, dove si temeva, dolorosamente ammaestrati dai casi funesti accaduti alle colonne Manara e
1) CECILIO FABBIS, Gli avvenimenti militari del 1848-49, Roux-Frasaati, Torino, Tomo I, pp. 375-376.
2) DIDACO FACCHINI, Biografia di Ugo Bassi, Zanichelli, 1890. Nota a p. 79. 8) Il Felsineo , n. 69 del 22 aprile e 71 del 26 aprile. Gazzetta di Bologna,
a. 67 da 26 aprile 1848.