Rassegna storica del Risorgimento

ISTRUZIONE PUBBLICA ; LOMBARDO-VENETO
anno <1935>   pagina <206>
immagine non disponibile

206 Giovanni Natali
Treviso, 3 maggio.
Ieri il Gen. Durando fece una rivista alle truppe che mostra-vansi in bell'aspetto e animatissime. Questa mattina ha cominciato a muovere verso Vidor, al di qua della Piave. A mezzanotte credevamo di passare il fiume per sorprendere 400 Croati circa acquartierati in Oderzo, a 5 miglia da Barbarana, ma ci è giunto un ordine di ritirarci a San Biagio, locchè abbiamo fatto a malincuore, desiderosi come era­vamo di batterci. Il nostro comandante Zambeccari ha scrìtto subito al Gen. Della Marmora ricordandogli che da lui abbiamo avuto promessa di essere l'avanti-guardo del corpo di operazione.
H corpo nemico che può battersi contro Durando è composto di 810.000 Croati affranti dal continuo bivaccare, disorganizzati, decimati ogni giorno da morti naturali, diffidenti della impresa a cui sono spinti col bastone, e che saranno infallantemente battuti la prima volta che s'incontreranno coi soldati italiani. Ieri si seppe che alcuni esploratori nemici si erano inoltrati sulla riva sinistra della Piave contro i nostri posti, noi fummo subito sotto le armi, ma tre coraggiosi barcaioli pas­sarono il fiume, si mostrarono, presero un carrettino per raggiungere i nemici che viaggiavano con ugual mezzo e trovatili scaricarono contro di essi i fucili. Fuggirono subito quei terribili guerrieri, l'ufficiale gettò a terra per fuggire più presto la sciabola, ed oggi sappiamo che ebbero uno o due soldati feriti. Il Della Marmora non era troppo contento del Battaglione Ferrari (Senio), e perciò lo ha messo di riserva. La prima volta che scriverò, spero che potrò annunziare che ci siamo battuti e che ottenemmo vittoria.
Addio. Salute e fratellanza.
Per evitare collisioni fra il generale Durando e il Della Marmora, il Governo di Venezia il 30 aprile invitò il Della Marmora a cedere ad altri il comando della linea del Piave ed a tornarsene a Venezia. Il vecchio generale a malincuore si ritrasse a Breda, dove il 6 maggio rimise la consegna della linea del Piave al generale Alessandro Guidotti e parti per Venezia. Il Durando fino al 4 ebbe il divisamento con le truppe della sua Divisione raccolta fra Treviso e Montebelluna di passare il Piave appena fosse raggiunto dalla Divisione del generale Andrea Ferrari, assalire il nemico e respingerlo