Rassegna storica del Risorgimento

ISTRUZIONE PUBBLICA ; LOMBARDO-VENETO
anno <1935>   pagina <220>
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Giovanni Natali
Occupata Ferrara dagli Austriaci, incendiata Sermide, il 3 agosto si decise in Bologna di inviare a Cattolica tutte le truppe: il battaglione dell'ubo Reno raggiunse Cesena, donde fece ritorno a Bologna il 15 agosto col suo comandante, più che mai bramoso di primeggiare nella città e di rovesciarvi il governo del Papa. Il battaglione diede man forte al suo capo il 26 agosto in una famosa dimostrazione dei corpi franchi, che, guidati dal colonnello Belluzzi, da Zambeccari e col con­corso di Angelo Masini ed Agamennone Zappoli fattisi capi dei popolani armati, dovevano imporre la cessazione del Governo Pontifìcio e lo scioglimento del Comitato di Salute Pubblica.x) Anche il 31 agosto VAlto Reno partecipò a un tentativo insurrezionale; ma falliti entrambi questi moti, ed abbandonatasi la plebaglia sulla fine di agosto e nei primi di settembre a sanguinose vendette e delitti di ogni genere, mentre il governo romano, per restaurare l'ordine e l'autorità legale istituiva un Commissariato supremo per le quattro Legazioni, ed inviava a Bologna Luigi Carlo Farini per diri­gerne il funzionamento con eccezionali poteri, non era più possibile ai capi della cospirazione, e specialmente allo Zam­beccari e ai suoi militi, rimanere in città onorati e temuti. Ai primi di settembre il battaglione deWAlto Reno, ricostituito e rafforzato con nuove reclute, fra cui una cinquantina di giovanissimi e non pochi settembristi , cioè di quei popolani che nelle recenti sommosse si erano macchiati di sangue e cercavano l'impunità sotto la divisa militare, aveva una forza di quasi 700 uomini e i seguenti quadri.2)
i) Vedi Gr. NATALI, Cronache bolognesi del Quarantotto; Il Comitato di Salute Pubblica e le sedizioni militari del 26 e 31 agosto, in Il Comune di Bologna , n. 8 del 1934-XIL
2) REGIO ARCHIVIO DI STATO DI BOLOGNA, Ruoli ed elenchi militari, Campa-paglia ] 848-49. Cacciatori dell'Alto Reno,