Rassegna storica del Risorgimento
ERITREA ; COLONIE
anno
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1935
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pagina
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252
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Giovanni Maioli
nviolabile: il Capo di nostra Santa Religione è sacro, ed i nostri petti devono anzi difenderlo: ma i tristi che lo circondano vanno dispersi se non vogliamo perderci di nuovo fra i lacci di que' maestri antichi di ficdi, di vituperi e di dorate menzogne .
Il potere dei sacerdoti, egli afferma, ministri di carità, con la loro influenza morale, sarà grandissima. Qui può essere ancora parte delle magnanime illusioni dell'anno 1848. E voi specialmente cui Iddio fé' dono della potenza di una parola ardente e vincitrice, voi raccogliete i dispersi, voi scaldate i timidi, voi frenate gli irruenti che confondono la libertà colla licenza e insozzano le opere più. generose: voi predicate l'unione, predicate, predicate la tolleranza, e sbarbicate quel mal uso che sembra ci venga filtrato nell'anima dei nostri nemici di screditarci a vicenda, di non perdonarci le nostre mende, di non difenderci mutuamente: mostrate loro cerne i nemici nostri, come i furbi membri delle vere Camerille siano fra loro strettamente federati in una lega difensiva, e si scuoprano a vicenda le loro deformità, e sacrifichino le loro antipatie, e si mostrino e sieno concordi per aver forza contro di noi: invitate ad imitare in questo i nemici nostri .
Sono, nel Galletti, sullo stesso piano, l'avversione al Bossi e l'odio ai Gesuiti, i quali, certamente, lo ripagarono di pari moneta, fermi, inesorabili in non lasciare a Pio IX di piegarsi alla rivoluzione, a Giuseppe Galletti, si può dire, che, portato, nell'ora tragica, tra il popolo furente e Pio IX, fece da elemento moderatore, da pacificatore; ma dalla corte di Pio IX non fu creduto e non fu ascoltato. Quindi, il Galletti rimase nella più. diffìcile delle situazioni, senza sapere bene a che partito appigliarsi, specialmente davanti alle imprevedute e certamente non abbastanza calcolate complicazioni internazionali.
L' ultimo voto, di questo importante opuscolo, è per V Assemblea Nazionale Costituente,
già proclamata e che è là per aprirsi o nel modo proposto o in altro che più si addica allo stato attuale d'Italia onde riunire i popoli ed i Governi, onde mantenere viva ed estendere la fiamma, della libertà nazionale, onde fare d'Italia un' Italia nazione stretta con indissolubile federazione fra Governi e Governi, fra popoli e popoli, e per partorire que* grandi effetti che non possono mancare da un gran popolo che si riunisce, e che riunito vuole .
Anche qui, seguace del Montanelli, preannunziatore entusiasta si dimostra dell'Assemblea Costituente,1) in cui la funzione e la carica di Presidente toccheranno proprio a lui.
l) In merito, vedi 1* altro studio del Ghisalberti, Tra figure e figuri del Risorgimento Romano: Il Presidente dell'Assemblea Costituente, nella rivista Roma , 1931, n. 5.