Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE)
anno <1935>   pagina <258>
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Nino Cortese
dagli altri organi dello Stato: politica rispondente alle direttive che esso aveva affermato di voler prescegliere.
Decisosi nel Consiglio di Stato del 13 luglio di non tentare la ricon­quista della Sicilia, si stabilì di difendere la monarchia borbonica nel continente, da un lato, con un armistizio e con un'azione diplomatica *) e, dall'altro, con una politica interna che, applicando rigidamente la costituzione, riconquistasse la fiducia del paese e impedisse un ritorno ai metodi reazionari, tradizionali per la Dinastia regnante. Allora, come potè poi affermare il Pianell, il Ministero fece ogni sforzo perchè la costituzione potesse divenire un fatto; si oppose ad ogni tentativo di reazione e si adoperò contro l'interna rivoluzione e la esterna aggres­sione a sostenere con mezzi legali la minacciata dinastia .2) Infatti dal canto suo, il ministro della Guerra cercò di sollevare il morale dell'esercito, depresso dopo la capitolazione di Palermo, di riorganiz­zarlo, di provvederlo dell'occorrente, onde potesse con vantaggio af­frontare la lotta che era per riprendersi .3) Ed in un proclama del 4 agosto il Ministero così enunciò il suo programma: Una delle prime cure del Ministero, convinto come è che non possa esservi prosperità nazionale se non sia basata sui princìpi incrollabili della religione e della morale, sarà quello di proteggere con fermezza il culto dei padri nostri, espressione grande, solenne, imperitura di quel Vangelo che primo proclamò la fratellanza degli uomini, la emancipazione dei popoli. All'interno poi l'attuazione piena e sincera della costituzione del 10 febbraio 1848 e la forte e legale repressione di ogni avverso conato formeranno lo scopo immutabile del governo. Nel lavacro salutare de' diritti e dei doveri ivi consacrati vuoisi rinvenire la rigenerazione poli­tica del paese, il quale giustamente aspetta di vederne trasfusa la virtù animatrice in tutte le singole parti dell'organismo governativo, cosa alla quale intenderà il Ministero. E cominciando dalle riforme cardinali di princìpi legislativi, il Governo va preparando, per assoggettarli al Parlamento, analoghi progetti in varie branche di pubblico interesse: e precipuamente per fondare nel comune una vita nuova più rispondente alle istituzioni politiche; per richiamare la beneficenza a' princìpi di più ordinata amministrazione; e che, mentre ne spandano il sollievo per le classi veramente miserabili, le aiutino a migliorarsi nei sentimenti
i) ROMANO, Memorie politiche* p. 35; PIANELL, Memorie* pp. 12-13, 179.
2) Nella sua lettera pubblicata nell'Opinione di Torino del 3 settembre 1861, e riprodotta anche da F. GUARDIONE, II dominio dei Borboni in Sicilia* Torino, Sten, 1907, II, p. 494.
3) Ivi.