Rassegna storica del Risorgimento
DUE SICILIE (REGNO DELLE)
anno
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1935
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Nino Cortese
sanguinoso della dominazione borbonica, opponendosi ad ogni manovra reazionaria ed evitando la guerra civile, e così di aver preparato l'annessione del Mezzogiorno al regno d'Italia. E, del resto, l'onorevole parte che nella vita del nuovo Stato ebbero negli anni seguenti alcuni dei componenti del Gabinetto, come il Pianell ed il Manna, basterebbe da sola a dimostrare la lealtà e, sotto un certo punto di vista, anche l'italianità della loro precedente condotta.
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In un altro fascio di carte della stessa serie del R. Archivio di Stato di Napoli *) ho avuto inoltre la fortuna di trovare i verbali delle sedute del primo Consiglio dei ministri della Dittatura garibaldina,2) ancor essi nelle minute originali e nelle copie controfirmate dai ministri.
Tali verbali cominciano dal 10 settembre, e cioè dal giorno in cui i ministri offrirono a Garibaldi per la prima volta le proprie dimissioni, protestando contro gì9 invalsi sistemi di politica interna, che non erano quelli da essi approvati: È urgente necessità per noi quella di rappresentare al Dittatore la vera situazione politica ed amministrativa delle provincie napoletane, alle quali si estende il presente Governo; ed è primo nostro dovere il parlargli francamente e lealmente, come si parla ai suoi pari, da buoni cittadini e da pubblici uffi-ziab" nelle gravi emergenze in cui versiamo. La popolazione di questa parte d'Italia, lasciando cadere sotto il peso del disprezzo una monarchia universalmente abborrita, ed elevandosi al prestigio del Vostro nome, acclamò re Vittorio Emanuele secondo ed accolse con entusiasmo la Vostra dittatura. I sottoscritti, amando sopra ogni altra cosa l'Italia ed il paese a cui appartengono, e dove riposano le ceneri dei loro maggiori, dei quali gran numero furono vittime sagrificate sull'altare della libertà, erano lieti di unire alla stima ed all'affetto dei loro concittadini l'onore di essere prescelti da Voi e di meritare la vostra fiducia. Essi credevano che si volesse lasciar loro il carico gravissimo di assumere la responsabilità dell'amministrazione interna e dell'alto governo del
i) REGIO ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI, Ministero della Presidenza, Stralcio, fascio HI.
2) Con decreto del 7 settembre 1860 Liborio Romano fu nominato ministro dell'Interno, Enrico Cosenz ebbe il dicastero della Guerra, Giuseppe Pisanelli quello della Giustizia. Poi, il giorno seguente, il marchese Rodolfo d'Afflitto fa preposto ai Lavori pubblici, Antonio Scialoja alle Finanze ed Antonio Giccone fa nominato direttore della Pubblica istruzione. Finalmente, il 12 Raffaele Conforti fu chiamato alla Polizia.