Rassegna storica del Risorgimento
DUE SICILIE (REGNO DELLE)
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1935
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Nino Cortese
degli uffizioli di guerra. Cosiffatta provvista sarebbe destinata a covrire i posti d'imbarco e quelli a terra, ambo i posti non trovando sufficienza nella pianta attuale. Il Consiglio ha trovato urgente di provvedersi alla nomina degli enunciati quattro capitani di vascello.
2) Si dà facoltà al ministro dello Interno di richiedere al ministro della Guerra la pronta spedizione di milleduecento fucili per ciascuna provincia ad uso della Guardia nazionale.
3) Similmente il ministro di Guerra fornirà quello dell'Interno di numero quat tromila *) moschettoni per le guardie di Polizia, purché possano questi prelevarsi dalle armi degli usseri.
Napoli, 27 luglio 1860.
À. Spinelli, G. de Martino, A. M. Lanzilli, princ. di Torcila, L. Romano, F. S. Garofalo, G. Pianella
10. Consiglio de1 Ministri convocato il giorno 29 luglio 1860 Affari che vi si sono discussi
1) Il Consiglio delibera che S. E. il ministro della Marina presenti al più presto possibile uno stato di navigli disponibili da guerra, delle forze e d'ogni altra cosa necessaria al servizio pubblico.
2) Si faccia una circolare dai ministri dell' Interno, della Guerra e della Marina ai loro dipendenti perchè arrestino i Siciliani che sbarcano sulle coste del regno o percorrono il mare: potendo benissimo il comandante della cittadella di Messina ritenerne qualcuno in essa.
3) Il Consiglio delibera che, non avendo dato ascolto alle disposizioni del Real governo i signori Murena, Governa, Mazza, Maniscalco ed altri designati nel verbale del Consiglio del 23 corrente, *) si vede obbligato ad incaricare il ministro dell' Interno e Polizia a volere usare tutt'i mezzi per allontanare dal regno le nominate persone siccome quelle che compromettono la pubblica tranquillità e l'ordine pubblico.
4) Al direttore de' Lavori pubblici è dato l'incarico di collocare nei locali che sono a sua disposizione, ed anche nei bagni, le guardie della vecchia polizia della Sicilia e di Napoli.
5) Il Consiglio delibera che S. E. il presidente del ministero prenda la firma del ministro delle Finanze, onde proporre gli affari a S. M. il Re ed apporre la firma ai decreti
6) H Consiglio delibera che non si possa da niun ministro o direttore fare ministeriali o circolari, senza che queste sian lette prima in Consiglio de' ministri.
7) Il Consiglio delibera che si continui a pagare agl'impiegati siciliani i loro soldi, non più con la diminuzione già portata, ma con una ulteriore diminuzione, salvo a ritenere a suo tempo dalla Tesorerìa di Sicilia i loro arretrati, e salvo al Governo di rimborsarsi delle somme pagate e che paga a suo tempo nei conteggi della Tesoreria di Sicilia. E lo stesso valga per i soccorsi cotidiani che si danno a tutti i profughi per i mezzi di ritorno che ad essi si somministrano in economia.
Napoli, 29 luglio 1860.
A. Spinelli, G. de Martino, A. M. Lanzilli, princ. di Torcila, L. Romano, F. S. Garofalo, G. Pìanell.
*) Nella minuta: a quattrocento .