Rassegna storica del Risorgimento
JOSEPHSTADT ; LUBIANA ; CAVALLETTO ALBERTO ; MANTOVA
anno
<
1914
>
pagina
<
20
>
20
Giuseppe So litro
pongo fosse certo D. Peri (?) di Mantova, persona senza dùbbio di cuore e di onore, del (piale fra le carte del Cavalletto, trovai parecchie lettere indirizzate alla carissima Signora Bosina con notizie del fratello e resoconto dJ incarichi eseguiti. In una del 20 maggio 1853 da Mantova, informava la Rosa dell'avvenuta partenza del fratello per la Germania, dolendosi di non aver potuto preavvisamela in tempo porcile assente, le acchiudeva la lettera di porto degli oggetti di Ini consegnati alla messaggeria ranchetti, le annunciava di aver eseguito il saldo al Gasati d'ogni suo avere in austr. lire 74 dietro ordine scritto del signor Alberto e finalmente ricordava le spese da Ini stesso sostenute, dal 3 ottobre 1852 fino allora, fra Bolli, ricognizioni, facchinaggi eco iu austr. lire éljCO.1
Il 17 maggio il Cavalletto, con altri prigionieri, abbandonò il castello di Mantova per esser trasportato a Josephstadt.* La notizia del suo passaggio in quello stesso giorno per la stazione ferroviaria di Padova fa conosciuto dagli amici all'ni timo momento. Ed ecco il dott. Coletti accorrere trafelato a casa della Eosa per invitarla a recarsi incontro al fratello. Brano con lei la zia Teresa Cavalletto maritata Éegri con le figlie.
Commosse all'annunzio,, accompagnate dal Coletti si recarono in fretta le donne alla stazione, dove poco dopo arrivava il treno proveniente da Mantova. Con qual cuore s'incontrassero e quali parole di salato, di conforto e di rimpianto si scambiassero nei pochi momenti della fermata del trono quegl* infelici, è più facile imaginare che dire. Con dignitosa fermezza seppe tuttavia contenere entro sé il .(Cavalletto la propria angoscia, e pel timore ohe traboccasse si ritirò sabito nell' interno della vettura per troncare
1 Museo (Avito di Padova, Archivio Cavalletto, B., N. 3261. Lo stèsso Péli È 17 ottobre f53 da Mantova IxEforinàvft la Rosa d'aver consegnato al can. Martino le Ietterò trasmessegli étc. eto. (Ivi).
* Il 17 maggio atesso uscirono da Mantova eoi Cavallotto, 1* lag. Giovanni Malaman di Venezia ma considerato come padovano per avet trascoreo quasi tutta la sua vita a Padova condannato con la seconda sentenza a 12 anni, e fcra-. portato a Iosephstadt, e il dott. Luigi Pasfcro, oggi senatore del régno e ultimo glorioso superstite del truoe processo, condannato con la seconda sentenza a 18 anni e destinato a Theroslenstadt.