Rassegna storica del Risorgimento

GRIFEO MIGLIACCIO DI FLORIDA LUCIA
anno <1935>   pagina <281>
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I verbali delle sedute dell'ultimo Consiglio ecc. 281
Il Consiglio è di avviso che si possa approvare dandosi anche gli arretrati.
2) Questione di convenienza circa l'attuazione del contratto ordinato da S. M. pel prestito di scudi diciassettemila chiesto dalla Chiesa dello Spirito Santo in Roma di Regio giuspadronato, per potersi riparare per l'esercizio del Sacro Culto.
Il Consiglio dice di verificarsi se il contratto è sottoscritto o no.
3) Si propone il quesito se le sottrazioni di numerario fatte nelle Casse pub­bliche indi agli avvenimenti politici del 1848-1849 in Calabria debbano godere il favore del decreto de' 30 giugno 1860, che ampliava V intelligenza dell'atto Sovrano ultimo di amnistia generale.
H Consiglio nega che ciò possa e debba farsi.
4) Per le funzioni che esercitano di prorazionali gli ufficiali contabili della Gran corte de' Conti D. Antonio Imperiale e D. Carlo Petracca, si propone a favor loro una gratificazione mensuale sul fondo delle spese varie di ducati quindici per ciascuno per equiparare gli averi interi della carica che disimpegnano.
Il Consiglio l'approva.
5) Il cav. D. Giovanni de Marco, segretario generale del Banco e della Ammi­nistrazione delle monete, chiede esser messo al ritiro.
Il Consiglio l'accorda.
Nel 31 agosto,
1) Avendo il ministro di Guerra rapportato in Consiglio le rimostranze del comandante territoriale di Bari dirette a fare allontanare da quella città il vescovo ed i Gesuiti per gravi motivi di ordine pubblico, il Consiglio ha deliberato di annuir-visi nella veduta specialissima di tutelare il carattere sacerdotale, incaricando il ministro degli Affari ecclesiastici di poterli richiamare in Napoli. *)
2) Sulla dimanda degli amministratori prò tempore dell'Orfanotrofio militare per essere assolti dalla responsabilità incusata contr'essi pel vuoto commesso dall'ex contabile Anzilotti, il Consiglio decide che, non essendo in sua facoltà di arrestare il corso ordinario della giustizia, si provveggano essi nei modi di legge presso l'autorità competente, che in ultimo grado è il Consiglio di Stato.
3) Sulla dimanda del signor Giacomo Longo, uffiziale del ministero di Giustizia, per avere tre mesi di permesso onde recarsi all'estero, godendo del soldo, il Consiglio decide che possa annuirsi.
4) Il Consiglio, inteso i diversi reclami che movonsi da tutte le provincie pel ritirarsi che fa tutta la soldatesca inclusa la Gendarmeria, e segnatamente le provin­cie di Bari e Lecce, ha deciso che la Gendarmeria rimanesse ne' suoi luoghi di originaria stazione, siccome trovavasi prima.
5) Avendo S. M. conceduto dodicimila fucili per la Guardia nazionale, siccome fa pure annunziato sul Giornale ufficiale, dei quali solo ima parte trovasi consegnata, il Consiglio decide di pregarsi S. M. di permettere la consegna del rimanente a quei soli paesi che trovansi in calma e soggetti all'ordine.
6) Il Consiglio delibera che, in vista delle condizioni politiche del regno, delle contribuzioni che non più si pagano e delle spese urgentissime per sopperire a tutti i bisogni dello Stato, si creano per riserva altri 150.000 ducati di rendita
1) Per questa rimostranza del 29 agosto del maresciallo di campo Flores da Bari, cfr. DB CESARE, La fine di un regno, II, p. 283.