Rassegna storica del Risorgimento

BASSI UGO ; GAVAZZI ALESSANDRO
anno <1935>   pagina <907>
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Battaglie democratiche e Risorgimento in un carteggio inedito, ecc. 907
in. rapporti con Cesare Orsini, fratellastro di Felice, il quale, ringraziandolo di un giornale e di un suo ritratto, che aveva fatto immediatamente incorniciare , gli esprimeva la riconoscenza sua e della famiglia per 1 amicizia preziosissima per la memoria del povero Felice e gli chiedeva, da Roma, lettere di raccomandazione per il Messico (20 maggio 1888). Il processo Bernard si svolse nell'atmosfera di irritazione contro la Francia e nel sospetto che questa ne ottenesse l'estradizione, così che il Clubista fu assolto fra manifestazioni di entusiasmo insolite nelle aule dei tribunali inglesi. Nonostante l'assoluzione il Bernard apparve il freddo ispiratore e istigatore dei congiurati, colui che ridendosi del­l'intransigenza dottrinaria del Mazzini, chiamandolo sarcasticamente Gran Lama, ne aveva spento il fascino nell'animo assetato d'azione dell'Orsini e aveva lanciato contro Napoleone III quella disperata energia, già respinta dal Cavour. *) La questione è per ora insoluta e non è qui il luogo di trattarla. Riferiamo, quanto allo stato d'animo dell'Orsini, una lettera di Joseph Cowen l'amico di Mazzini e di Garibaldi cui l'Holyoake spedì, oltre trent'anni dopo, un articolo dove si parlava di una solenne discussione avuta dal regicida col Maz­zini e col Cowen stesso prima di lasciare l'Inghilterra, domandandogli se rispondesse a verità. Rispose il Cowen che col Mazzini non lo credeva possibile, poiché già da molto tempo non era in rapporti amichevoli con l'Orsini. Quanto a lui: io ebbi ripetute conversazioni con Orsini sul tirannicidio, argomento cui sembrava interessato, ma non lo vidi per parecchie settimane prima che andasse in Francia. Era un uomo esaltato e spesso parlava di commettere suicidio, ma non davo importanza alle sue espressioni che erano casuali (4 marzo 1891). L'Holyoake sostenne allora naturalmente l'innocenza del Bernard, ma nelle memorie esclude formalmente, come abbiamo visto, soltanto la propria complicità e quella del Mazzini. 2) Nel Reasoner prese le difese del Clubista e un ritratto di sua edizione ne raffigurava il viso scavato, i grandi occhi miopi, i capelli e i baffi spioventi. Di ciò lo ringraziò il prigioniero in un biglietto a matita, in cui gli dava consigli per la prossima riunione contro
1) V. Luzio. Felice Orsini, Torino 1914; CADDEO, L'attentato Orsini, Milano 1932; BATTISTINI, op. cit.
2) V. BATTISTERI, op.cit., p. 539 dove sono riportati gli argomenti della difesa Ber­nard e delTHolyoake. Così la Rouge et Co. di una lettera dell'Orsini al Bernard diventa... una donna rossa di capelli. Era certamente la stessa donna di cui si parla nella lettera al Bernard del 7 aprile 1857, lettera che abbiamo in autografo nello stesso fondo Holyoake e che fu pubblicata nella Rassegna, 1933, IV, p. 798: La propagande de la Rouge et compagnie xnontre d'une activité extra ordina ire M. Impressionante la scrittura a righe fortemente pendenti.