Rassegna storica del Risorgimento

BASSI UGO ; GAVAZZI ALESSANDRO
anno <1935>   pagina <916>
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Pia Onnis
Il Mazzini seguiva con simpatia il movimento cooperativo, di cui PHolyoake si avviava a diventare una delle guide più autorevoli in Europa; rivolta la sua propaganda alla classe operaia fin dal 1840, con l1Apostolato popolare, egli considerava la cooperazione come la soluzione che V avvenire avrebbe dato al problema sociale. In Inghilterra si era formata la Working Men Reform League e il Mazzini domandava allo Holyoake se la Lega Operaia non avrebbe cercato di mandare un rappre­sentante alla Camera. Non ha importanza per la legislazione; ma la voce del vero operaio risuonante in quelle finora inaccessibili pareti sarebbe un'Eco profetica del futuro attraverso l'Europa .*) Gli chiedeva se avesse una pubblicazione settimanale o mensile riguardante le classi operaie, e specialmente il movimento cooperativo per spedirla ai suoi organizzati di Genova.2) E Filippo De Boni, l'esule ritornato a Napoli dopo la cacciata dei Borboni, mandava all'Holyoake i saluti della Società Operaia di Napoli, con la preghiera di aiutare la propaganda per Roma (21 dicembre 1861). Il Mazzini a sua volta, richiesto di partecipare a una pubblica riunione in Halifax, se ne scusava adducendo la salute e l'im­possibilità di parlare forte e a lungo senza danno; ma ringraziando quella Associazione di cooperatori ne confortava la fede e gli scopi:
Vi prego, trasmettete i miei cordiali ringraziamenti ai nostri amici di Halifax per il gentilissimo pensiero e il mio profondo senso di simpatia per l'opera cui si sono dedicati. Ho seriamente e ansiosamente osservato il diffondersi dell'idea cooperativa come il principio di una immensa rivoluzione sociale, che farà per la fratellanza degli nomini più di quanto abbiano fatto diciotto secoli di Cristianesimo. Purché esse evitino ogni pericolo di egoismo materialista, considerando nella sua integrità il problema morale, intellettuale ed economico e simpatizzando con tutti i suoi differenti aspetti, io guardo alle classi operaie d'Inghilterra e di Europa come al principale elemento dell'avvenire.3)
Un'altra lettera accenna alla polemica sempre viva coi socialisti:
Nel Working Man di marzo trovo una lettera di Tallandier sul socialismo e su di me. È tutto sbagliato. Io non posso entrare in campo, ma vi sarei molto obbligato se poteste scrivere poche righe in risposta. Dire che nessuna scuola filosofica o politica ha mai sostenuto l'abolizione della proprietà individuale è sciocco. Il Comunismo lo fa nel suo stesso nome. Babeuf, Cabet, tutta la stampa periodica in Francia prima del 1848 e durante quell'anno, difendevano apertamente questa veduta. Sistemi come il Sansimonismo, o quello di Louis Blanc o gli altri che vogliono la concentrazione di tutti i capitali e mezzi di lavoro nelle mani dello Stato valgono lo stesso. E precisa­mente contro questi sistemi che io scrivo.
*) In data 23 giugno, senz'anno, posteriore al '60.
2) In data 6 gennaio, senz'anno, posteriore al '60.
*) 17 dicembre, senz'anno, posteriore al *60; v. Appendice,, XIX.