Rassegna storica del Risorgimento

PIAZZA ALESSANDRO ; GARIBALDINI
anno <1935>   pagina <931>
immagine non disponibile

NotereUe epistolari di un Romano dei Mille 931
Si noti che in tutte le lettere del Piazza, fino alle ultime del 1871 inviate al superstite fratello Antonio, combattente a Mentana, l'azione patriottica dell'Alessandro è sempre viva di sviluppi sia nei contatti con persone conosciute o incontrate durante e dopo l'esilio, sia nel ricordo degli avvenimenti dei quali fu partecipe e testimone.
Queste lettere, nella libertà dei giudizi in esse contenuti ci rive­lano una simpatica figura di Romano di accesi ideali e di generosi (pianto arditi propositi, quali potevan nascere in animi simili nei primi fer­menti di partiti dopo il compimento unitario nazionale.
Pure fra contrasti di diversi indirizzi politici, i massimi nomi del patrio riscatto sono onorevolmente conosciuti e venerati dagli Italiani, ma la palpitante analisi dei fatti, la ricostruzione qualitativa delle forze operanti, la ricerca di quei fattori di lancio e di resistenza che costituirono l'amalgama inflessibile delle forze del Risorgimento, non possono essere fatte se non attraverso la conoscenza di quelle armoniche individualità che, per schiettezza di entusiasmi e sem­plicità di tono, dettero voce possente alla rivoluzione italiana.
Sopra tutte le imprese volontarie, rappresentative di generosa giovinezza quella dei Mille sovrasta per audacia di propositi e per fascino di condottiero. Eccezion fatta per i forti avvenimenti di Mar­sala, di Calatafimi, di Palermo, di Milazzo che spezzarono la resistenza borbonica, e del Volturno, numerosissimi minuti episodi specialmente quelli svoltisi nelle interne regioni Calabrosicule meriterebbero più dettagliate illustrazioni, ed anche per questo ci è sembrata utile la pubblicazione di una fra le tante lettere del Piazza che, oltre tutto, ci rivela da quali e quante modeste individualità sia stata vagheg­giata, promossa, conclusa l'Unità della Patria.
MARIO LIZZANI