Rassegna storica del Risorgimento
BUONCRISTIANO VINCENZO ; IANNARELLI GENNARO ; FRANCO ANTONIO ;
anno
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1935
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pagina
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936
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936 Egidio Maturi
odio ad Antonio Maturi, capitano delle Guardie nazionali in Latro-nico, veniva incendiata con gli animali bovini, ai quali erano stati recisi i garretti. Il pastore di guardia Egidio Lombardo si salvò con la foga. Poneva in atto cosi le sue minaccio il capo bandito A. Franco che aveva inviato ad A. Maturi un cartello di sfida del seguente tenore:
Lettera di sfida del capo bandito Antonio Franco ai signori Capitano Iannarelli e Tenente Maturo.
Signori Superiori Nazionali. Mi sono informato che mi vengo minacciato per essermi levato dalla terra, ma solo però vengo a manifestarle che nessuno di voi avrà il coraggio di venire ad incontrare alla mia Compagnia, a stare fare una sortita di fuoco. La maggiore parte della mia Compagnia sono soldati disciplinati di Francesco Secondo, che possono fare assalti, ed operazioni di fuoco, e stanno, ma le Vostre Guardie che prendete nei paesi sono, tutte fesse, e quando avevate il piacere di venire a divertirle nei boschetti venite là, giacché noi stiamo sempre pronti, ' mentre il nostro sangue bolle a fare fuoco; sebbene il nostro adorato Re Francesco 2 verrà fra breve colla lompa, e pel fare bene ai poveri, che sono stati castigati dagli infami Carbonari. Fra breve saranno tutti tutti quei che mi vanno incementando assaltati nei paesi e nei propri loro palazzi verranno incendiati. Non ancora avete preso l'esempio del Collega di Francavilla, cosi quello è l'esempio, già fra breve ricapiteranno nelle mie proprie mani saranno uccisi come quel collega.x) Intanto ancora dovete considerare che l'acqua ci è arrivata nella gola e voi vi mantenete, non scordatelo che la vita dei Carbonari sarà tolta, porzione dalla mia compagnia e il resto da Francesco 2 La Vostra bandiera è caduta a terra, e la nostra trionfa. A povere le teste fesse che volevano la liberta, e non volevano stare alla legge, adesso saranno saccheggiati da noi e dalle popolazioni. Non dovete considerare che il maggiore Cavalcante è entrato nei paesi con la pace e non di fuoco, ma io sono di altro temperamento di fare sacco e fuoco, ma però alle case dei Carbonari che si dovranno riempirsi di sangue. Saranno da me salutati i miei rivali Sig. Capitano Iannarella e Sig. Fesso tenente Maturo.
Il capo della Compagnia Antonio Franco e il Sotto capo Francesco Corno, Brigante. 2)
Da questo documento si rivela la caratteristica dei soldati borbonici che si diedero alla macchia: sacco e fuoco alle case dei Carbonari, e morte atroce ai Carbonari; come esempio si addita il martirio di Nicola Grimaldi . Fratelli nei giorni del pericolo, lo Iannarelli e il
!) Nicola Grimaldi Capitano della Guardia Nazionale.
2) L'originale di questo cartello, consegnato alle autoriti dal Maturi, il 2 ottobre 1860, si trova a Potenza nell'Archivio Provinciale di Stato delle proyincie della Lucania, fase. 1036, voi. I, pag. 3 del processo penale del Tribunale circondariale di Lagonegro contro 1) Il capo brigante A. Franco 2) Sotto capo brigante F. Corno imputati di minaccia di sacco e fuoco con sfida d'attacco contro u Tenente della G. M. e Capitano della G. N. Antonio Maturi.