Rassegna storica del Risorgimento

BUONCRISTIANO VINCENZO ; IANNARELLI GENNARO ; FRANCO ANTONIO ;
anno <1935>   pagina <948>
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948 Libri e periodici
les projets de 1* Empereur... ; ma lo dice... en cherchant ses mots avec quelque peine . Il TaUeyrand dà assicurazioni a Parigi in tal senso (23 gennaio), ma pochi giorni dopo (28 gennaio) è costretto a telegrafare che le comte de Cavour, presse par l'Angleterre et les Gouvernements de l'Italie Centrale, se croit obligé d'indiquer plus carrément... la politique itaìienne et annexioniste du Cabinet . La politica cavou-riana ha rotto ogni indugio, iniziando la fase culminante del Risorgimento e accele­randone i tempi. D'ora in poi la Francia si troverà stretta in un cerchio che cercherà invano di spezzare: premuta da forze contrastanti, all'interno e all'estero finirà col dover riconoscere il fatto compiuto . Napoleone III si dibatte tra la necessità di non rinnegare la sua politica italiana del *59 nei suoi logici sviluppi e l'urgenza di tener testa alla pressione di una gran parte dell'opinione media francese; vorrebbe contenere entro limiti modesti il nuovo Stato italiano, ma il cammino della Penisola procede inesorabile verso l'unità; vorrebbe essere solo a meritarsi la riconoscenza dell'Italia ma Plnghilterra gli toglie il privilegio profittando delle sue incertezze e dei suoi timori.
Concluse le trattative per la cessione di Nizza e Savoia, Thouvenel, scrive a Tal-leyrand (16 marzo) esprimendo la speranza che il governo sabaudo si comporti secondo i dettami della prudenza e della moderazione. Cavour sembra promettere, ma già il 30 marzo dichiara al rappresentante francese che, nell'eventualità di una insurrezione di carattere unitario in qualche parte d'Italia, l'esercito regio interverrebbe au nom des principes d'ordre et d'autorité . TaUeyrand invece vuol guadagnare tempo, e coglie ogni pretesto per far presente allo stesso Sovrano l'opportunità di dedicare almeno alcuni anni à l'organisation des nouvelies provinces (13 aprile). Intanto, il 27 aprile, il console generale di Francia a Livorno avverte telegraficamente il proprio governo che une expédition se prépare simultanément à Gènes et à Livourne , e un dispac­cio del TaUeyrand al Thouvenel (8 maggio) dà conferma dell'avvenuta partenza. La situazione è grave e piena di incognite; i primi risentimenti francesi sono rivolti piut­tosto contro l'Inghilterra che contro il Piemonte. Il console inglese a Genova è rite­nuto più responsabile del Cavour neU'aver favorito l'impresa di Garibaldi. Thouvenel in una lunga lettera del 10 maggio manifesta la convinzione che il governo di Torino, consapevole quo l'Europe ne consentirà pas à tolérer qu'on puisse plus longtemps violer ouvertement toutes les régles du droit des gens saprà e vorrà prendere le misure opportune per scindere le responsabilità ed arrestare la pericolosa azione dei Mille.
Il dispaccio da Torino del 16 alaggio è assai interessante perchè riferisce le dichia­razioni fatte da Vittorio Emanuele II al Ministro di Russia: Sa Majésté lui avait à plusieurs reprises engagé sa parole d'honneur qu* Elle était restée compietement étran-gère aux projets de Garibaldi. Le lettere successive offrono altre notizie relative al lavorio diplomatico, ma ormai i fatti hanno preso il sopravvento, e l'attenzione si sposta da Torino a Napoli.
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A Napoli il Brenier, osservatore fine, scrittore arguto, dà consigli costituzionali a Francesco II, e in un lungo ma gustoso rapporto al Walewski (16 agosto 1859) ripro­duce i termini d'un coUoquio avuto col Sovrano su tale argomento. Le ultime parole del Re furono:
Je forai de mon mieux avec mes pauvres soldats Napolitains, et ensuite ce que Dieu veut s'accomplìra ! . C'è deUa rassegnazione cristiana, ma anche molta aridità di spìrito e di cuore, e il Brenier nel rilevarlo torna col pensiero a quei sovrani assoluti, surtout dans l'histoire d'Espagne , nei quali si realizzo il connubio tra le fana-tisme religieux et le fanatisme politique . Intanto, mentre il governo francese deplora l'inazione deUa Corte borbonica, a Napoli si nota un profondo risveglio deUe forze liberali e nazionali. En tout autre Pays l'agitation qui existe à Naples produirait un soulèvement immediat...; les napolitains attendent, corame toujours, une aide et un algnal de l'étranger. En Sicile cependant il parait que les esprit* sontphiB exeités