Rassegna storica del Risorgimento
BUONCRISTIANO VINCENZO ; IANNARELLI GENNARO ; FRANCO ANTONIO ;
anno
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1935
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pagina
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953
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Libri e periodici 953
Tali esempi da me riportati potrebbero essere ripetuti molte altre volte; ma non è qui il luogo di farlo. Noto invece che il titolo (La Politica estera italiana dal 1900 al 1914) è troppo vasto per il contenuto del libro; e noto nella Bibliografia (pp. 171-173) la mancanza dell'indicazione delle Sodai and Diplomatic Memorie* di Sir Rennell Rodd; delle Memorie di Buchanan, Churchill, ecc. ; in generale delle opere in lingua inglese.
Ma altri appunti mi sia concesso muovere al C: a p. 160 egli ha ripetuto il grossolano errore (commesso da Giolitti in una dichiarazione alla Camera il 5 dicembre 1914 e riprodotta nelle sue Memorie) di porre al 9 agosto anziché al 9 luglio 1913 il passo austriaco a Roma per un ultimatum alla Serbia; errore che è stato abbondantemente messo in luce dallo storico americano Sidney B. Fay (The Origins of the World War, ediz. francese I, 408) e da altri.
La parte avuta dal di San Giuliano nelle trattative diplomatiche dopo lo scoppio del conflitto europeo è lasciata assolutamente in ombra. Ciò dipende dal fatto che il C. ignora il Patto di Londra del Toscano, finora di gran lunga la più completa opera sull'argomento. Scrive il Toscano a p. 45 del suo volume: I documenti venuti ora alla luce rivelano in tutta la sua estensione la grande finezza diplomatica ed il senso della realtà del Marchese di San Giuliano . E nelle pagine seguenti il Toscano illustra abbondantemente le trattative impostate dal nostro ministro degli affari esteri, trattative che gettarono le basi del Patto di Londra del 26 aprile 1915. Il C invece (e sì che suo scopo è quello di esaltare l'opera dello statista catanese) se la sbriga in meno di sette pagine (pp. 162-169) di cui quasi tre (163-166) impiegate per tradurre un documento del Libro rosso austriaco del 1915.
Mi sia concesso ancora un appunto: a p. 162 e 163 il C. riporta delle frasi di Fio tow in francese. È evidente che l'A. si è giovato dell'edizione francese dei Documenti Kautsky, e fin qui nulla di male; ma siccome evidentemente il Flotow telegrafava in tedesco non è stato bene riportare un suo giudizio (pessimiste, oppresse, découragé et gravement malade) ed una frase del di San Giuliano al Flotow in lingua francese: si doveva o riportare l'originale tedesco o farne la traduzione in italiano, sia pure dalla edizione Costes.
Nonostante questi appunti il C. ha compiuto un lavoro interessante e nuovo: se egli vorrà riprenderlo, completarlo e svilupparlo là ov'esso è manchevole (dovrà tener soprattutto conto della letteratura sulla Kriegsschuldfrage, in ispecie quella americana e dovrà attentamente consultare gli articoli pubblicati nei Berliner Monatshefie e nella Revue d'Histoire de la Guerre Mondiale) egli potrà darci un'opera definitiva sulla figura e sull'opera del Marchese di San Giuliano.
FEDERICO CUBATO
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