Rassegna storica del Risorgimento
STORIOGRAFIA
anno
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1936
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pagina
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6
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6
de Vecchi di Val Cismon
Sopratutto questo tritume di scienza lasciava la possibilità di mietere e di gabellare come buona messe a chi non avendo seminato e coltivato il campo vi avesse raccolta una simile sementa di zizzania a nulla utile, in ogni caso dannosa.
Non sappiamo se sia pretesa eccessiva da parte nostra quella di rivolgere l'invito allo studioso delle nostre dottrine perchè riveda le pagine scritte da noi sopra questa Rivista dal 1933 ad oggi. Sappiamo tuttavia che la nostra voce non è per molte ragioni quella di colui che grida nel deserto e siamo ben sicuri di essere stati letti in questi anni, anche se talune verità da noi conclamate sono state poi acquisite con quella disinvoltura della quale abbiamo detto. Il punto dal quale siamo partiti è chiaramente segnato sulle pagine della Rassegna senza alcuna possibilità di negazione o di equivoco: ed allo stesso modo è palese a tutti la strada che noi abbiamo percorsa per giungere ai termini raggiunti. Non abbiamo alcuna intenzione di considerare questi termini come qualche cosa di definitivo, od anche soltanto come una meta intermedia, sulla quale sia consentita anche la sosta per un breve riposo. Vogliamo soltanto affermare in quest'ora nella quale si riprende un ciclo di attività e pertanto in sede di esame di coscienza che anche nel campo scientifico la situazione è radicalmente mutata e che la strada percorsa è tale da segnare con chiarezza cristallina le tappe, le pietre miliari di questa mutazione che è certamente una conquista definitiva.
Conquista definitiva per la storiografia ancora perduta dietro orientamenti e sistemi lontani dalla tradizione della grande scuola italiana e richiamata ad una realtà viva ed all'ascolto della grande voce della Patria, che in questo campo ha un particolare suono, come ognuno ben comprende, e tocca le più intime fibre del sentimento nazionale.
Conquista definitiva per l'orientamento di questo particolare settore della nostra storia, del quale non era ben preciso l'inizio perchè non era bene identificata la corrente fondamentale. Non essendo ben noto il ramo principale del grande fiume mancavano gli elementi per discernere i confluenti da quello e non era pertanto possibile risalire con sicurezza alle vere sorgenti.
Oggi tutto ciò è chiaro ed è sicuro. Riteniamo che non sia atto di superbia affermare la conquista come cosa nostra, come frutto di studio metodico e paziente e di qualche pensiero geniale disceso da quello.
Il ritrovamento delle sorgenti è di una grande utilità non soltanto perchè dedotto dal disegno sicuro della corrente principale del grande