Rassegna storica del Risorgimento
STORIOGRAFIA
anno
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1936
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pagina
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8
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de Vecchi di Val Cismon
piaccia o non piaccia ai più, lo Statuto Albertino e che l'Italia è costituita in Regno con la dinastia della Casa di Savoia. Vien fatto di domandarsi perchè lo Statuto di Carlo Alberto sia diventata la legge fondamentale dello Stato italiano e perchè la Casa di Savoia regni sulla Italia libera, indipendente, unita.
Troviamo cosi, risalendo la corrente, la conquista di Roma, i vari plebisciti, le guerre ed i conseguenti trattati di pace, l'origine della azione assorbente di uno Stato, di quella dominante di un esercito. Troviamo di fianco a questa una o più grandi correnti di pensiero, una o più grandi correnti di azione, l'animo dell'uomo che gioca in focolai sparsi per la penisola, i culmini della potenza spirituale e della volontà che sfonda le barriere toccati da determinate figure, che diventano cosi artefici della fase risolutiva di un periodo storico.
La difficoltà dell'arte sta nel discernere sia nel momento della erisi sia nelle più o meno remote fasi preparatorie, il ramo principale del grande fiume dai suoi affluenti: non diversamente l'esploratore deve avere facoltà di orientamento per risolvere il problema stesso sul terreno. Così è.
Lo storico deve attenersi alla banalità dei fatti fondamentali di comune dominio se non vuole perdere il suo orientamento e se l'arte sua consista, come abbiamo detto in addietro e come è certo, nel discernimento di una catena di atti di volontà.
Partendo da sicuri elementi di fatto, la cui constatazione è, finche vi pare, ovvia e puerile ma non discutibile, come ovvio è il luogo delle foci del Po e non discutibile, noi troviamo necessaria la ricerca delle ragioni per le quali la legge fondamentale dello Stato sia lo Statuto Albertino e perchè la Dinastia regnante sia per le fortune d'Italia la Real Casa di Savoia. In una simile ricerca non ci deve soccorrere alcun funambulismo, alcun calcolo di superiore matematica, alcun ragionamento trascendente; basteranno constatazioni elementari di fatti avvenuti e di atti di volontà compiutisi negli anni e nei secoli. Le grandi cose assumono sempre aspetti semplici e le grandi linee non possono apparire evidenti se non tracciate con semplicità.
Lo Statuto Albertino fu promulgato dal Re Carlo Alberto perchè senza di quello non avrebbe potuto ottenere un minimo di unità spirituale fra i vari elementi della penisola che venisse a soccorrere allo enorme sforzo necessario per giungere alla unità territoriale. E da escludere che Io Statuto apparisse comunque necessario alla politica interna del Piemonte. Tutti i buoni biografi del Re Carlo Alberto che stanno mettendo ordine nelle confuse idee sopra questa grande figura e gli studiosi di quell'epoca hanno dovuto constatare come lo Statuto,