Rassegna storica del Risorgimento
STORIOGRAFIA
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1936
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Esame di coscienza
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nonché un completamento, non apparisca neppure una necessità logica per la cosidetta opera riformatrice di Carlo Alberto. Sulle rovine della legislazione giacobina e di quella napoleonica e sulla mal connessa restaurazione di una condizion di cose anteriore, sepolta per sempre e non più acclimatabile nella nuova atmosfera, il nuovo He aveva costruito un nuovo Stato. Nuovo in ogni sua parte così che tutto l'organismo veniva mutato come per una rivoluzione benefica, che non aveva nulla a che vedere con quella francese, ma che tuttavia non appariva ignorarla o negare talune conquiste acquisite per sempre da quel tempo alla umanità.
Rinnovato fa l'ordinamento degli organi esecutivi. Creato il Consiglio di Stato. Rinnovato fu l'ordinamento della giustizia. Riformato su nuove basi l'esercito. Fondati organi nuovi per la beneficenza e l'assistenza. Riveduta dalle basi la legislazione per l'istruzione pubblica. Creata l'Accademia Albertina per le Belle Arti e di fianco a quella la Società promotrice delle Belle Arti come esposizione e mercato annuale per stimolare la produzione artistica dei giovani...
Infine e senza scendere a particolari che non possono trovare qui ospitalità, è da confermare che lo Stato carlalbertino prima della emanazione dello Statuto era già nella sua struttura completamente diverso dal precedente, anzi assai più vicino allo Stato fascista che non a quello di Carlo Felice.
Lo Statuto costituì un solo complesso di provvidenze con la dichiarazione di guerra all'Austria e con la adozione di una nuova bandiera, del tricolore bianco crociato. Fu atto italiano, non sabaudo soltanto e non soltanto piemontese, fu la sfida lanciata all'Austria ed al destino, sfida oltre la vita, perchè, se è vero che Carlo Alberto mori di crepacuore ad Oporto, non è men vero che la sua Dinastia è viva e regna ed il suo Statuto è durato poco meno di un secolo a fondamento di un grande Stato. Si può ragionare, elucubrare, filosofeggiare, creare teorie o demolirle, approvare o disapprovare, criticare o lodare, manifestare o negare il proprio compiacimento secondo il gusto politico e scientifico o la moda o la cronaca, ma è hen certo che il fatto rimane. Rimane in tutta la sua integrità in tutta la sua semplicità ed in tutta la sua potenza dimostrativa irrefutabile.
Lo Statuto Albertino, figlio della decisione di uno Stato retto da un Re non liberale ed in ogni caso di principii teocratici, servì come mezzo e come prova di tale decisione di guerra aperta per una unità che fu raggiunta. Appunto perchè l'unità fu raggiunta lo Statuto rimase, fino a periodo storico chiuso, a fondamento dello stato nuovo creatosi colla raggiunta unità. Rimase fondamentale e vivo nella storia