Rassegna storica del Risorgimento
STORIOGRAFIA
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1936
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pagina
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dfe Vecàii di Val Cismon
I trattati di pace conseguenti, Utrecht e Rastadt, ottengono due risultati concomitanti e fondamentali. Da una parte hanno costretto l'Austria, il Sacro Romano Impero che osa ancora chiamarsi tale, a fare i conti con uno staterello di quarto piano se vuole affermare in Italia quel predominio che credeva di poi di avere raggiunto incontrastato. Dall'altra la vincitrice Austria avrà pagata la sua vittoria con tale moneta territoriale da affermare la supremazia sabauda sugli altri Stati della penisola, creandone ad un tempo uno Stato europeo e mediterraneo di tale forza che, non appena svincolato dai ceppi che gli saranno posti, libererà se stesso da una protezione e l'Italia da un giogo dello stesso Impero di Absburgo. Vogliam dire che per la vittoria di Torino e per i trattati conseguenti lo Stato Sabaudo libera se e la regione dalle due acutissime spine di Pinerolo e di Casale, piazzeforti già nelle mani dei Francesi, ed acquista, oltre tutto il Monferrato, l'isola di Sicilia che per la prepotenza inglese e per le fortune d'Italia gli verrà poi mutata nella guerriera e sacrificale Sardegna. Poiché i fatti dicono che nella partita aperta nel 1848 e chiusa nel 1918 l'Impero d'Absburgo è stato distrutto, non si potrà facilmente contestare che è da quell'inizio fortunoso del secolo XVIII, che segna un così profondo turbamento neU'equilibrio interno della penisola compiutosi in funzione europea, che si determinano le nuove situazioni creatrici di una simile nuova condizione di cose.
Abbiamo presente assai bene al pensiero tutto il tempo che passa fino alla fine del secolo XVIII, e la Rivoluzione francese, ed il ventennio napoleonico che ci dividono dal primo albeggiare del periodo risolutivo del Risorgimento, e tutto quanto si è scritto e detto sopra questi perìodi. Ma rimane acquisito ai fatti e pertanto alla storia che, essendosi l'Italia riunita fra il 1848 ed il 1870 intorno allo Stato Sabaudo, questa possibilità di cemento ha avuto in qualche tempo la sua orìgine e che tale origine non può trovare altra data se non quella che abbiamo stabilita. Alla spiegazione degli avvenimenti di poi soccorrono gli studi recenti e pieni di luce di tanti storici, e concorrono le discussioni esaurienti del collaboratore e contraddittore alto e cortese Gioacchino Volpe e di Pietro Silva al Congresso di Bologna. Vi si è acquisito che, mentre in quel tempo si formava l'idea italiana pullulante dalle varie parti della penisola come l'acqua in una regione fontanosa, dall'altra veniva a crearsi una intesa francoaustrìacainglese tale da fermare il gioco sabaudo sul contrasto eterno europeo e da creare conseguentemente una intesa ad un tempo antisabauda opponentesi alla minaccia di una estensione del nuovo Stato Sardo nella penisola italiana.