Rassegna storica del Risorgimento

MINGHETTI MARCO
anno <1936>   pagina <38>
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38 Giovanni Maiali
importante assai: quello politico. Ma il maggior bene è quello di ravvicinare gli animi, di togliere le gelosie, che già straziarono sì lungamente e si doloro­samente noi italiani in ogni pubblica o privata faccenda .
Nel 1847, lo troviamo che ha fatto il suo ingresso, a vele [spiegate, nella politica. Giornalista, prima, pesa su di lui la maggior parte di redazione del giornale II Felsineo, nel cui campo è avvenuta la nota scissione del Berti Pichat e l'Àglebert, che hanno fondato, per conto loro, L'Italiano. Italiano e politico, osserva le conquiste pubbliche che si vengono facendo: la creazione del Consiglio di Stato anche negli Stati Pontificii, ed il prossimo,licenziamento del Corpo dei Centurioni, della cui soppressione egli stesso, con alto patriottismo, s'era, direttamente, interessato.
Nella lettera del 3 novembre, da Firenze, già in viaggio per Roma, per andar a prendere posto quale Consultore pontificio, s'intrattiene sopra problemi politici e sociali del momento, di primo piano: Piemonte e Toscana anch'essi entrati nella via delle novità e delle riforme; la questione di Fivizzano e Pontremoli; la lega doganale, la stampa, le lotte, i contrasti.... E un documento politico assai considerevole.
L'ultima lettera, di data del 10 gennaio 1848. ÌVfinghetti è già all'opera, quale Consultore, con l'appassionato trasporto di chi pienamente consapevole, si sente preparato al? compito affidato ai suoi omeri. E lieto di lavorare, per il Paese, finalmente incamminatosi nella via delle riforme, del progresso, della libertà. Uomo già equilibrato, sa sceverare il hene e il male, e si studia e s'adopra di far prevalere quello su questo.
Ha ben presenti le condizioni reali degli Stati Pontifici e degli Stati d'Italia; rileva l'aspettativa generale, e non manca di notare le nubi che si vanno adden­sando sull'orizzonte, foriere di nuove tempeste.
Questo carteggio, modesto per l'entità, ma di contenuto importante, e sì per cenni biografici notevoli, e sì per le vicende generali, in cui vien formandosi la nuova Italia e sviluppandosi il di lei Risorgimento, ho creduto meritevole che venga conosciuto, anche per fornire buoni elementi a coloro che si accingessero alla ricostruzione e rappresentazione del relativo periodo di storia dell'Italia, ancora tanto intricato, ancora tanto difficile ad essere rappresentato nei suoi varii aspetti, nei suo varii elementi, nelle forze diverse, che hanno, mirabilmente, concorso alla sua formazione.
GIOVANNI MAIOLX
Carissimo Amico,
Bologna, 20 G erniajo 1836.
Vi ringrazio della gentilissima vostra lettera, e godo che siate pervenuti felicemente costì* e che tutta la famiglia si trovi benissimo.
Senza dubbio voi sarete tuttodì occupatissimo nel visitare quelle cose meravigliose, delle anali è ripiena cotesta città, e siccom e nelle belle arti sentite molto avanti, troverete di che dilettare