Rassegna storica del Risorgimento

MINGHETTI MARCO
anno <1936>   pagina <46>
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Giovanni Maiali
Gioberti ha annuito, ma trova soverchio il premio e non vuole che Fr. 3500. È un bell'esempio di modestia. Addio, caro Gigi: la carta finisce ma non il desiderio di intrattenermi con te; ti abbraccio con tutto l'animo.
Tuo AJEmó Amico M.
Ali* Ornatissimo
Signor Marchese Luigi Tanara.
Roma
Carissimo Amico,
Genova 25 Settembre 1846.
Delle cortesi parole che mi scrivi intorno al mio piccolo lavoro ti sono sommamente grato. E a me pure piacque assai che fosse inserito nel Felsineo1) siccome quel Giornale che più. si diffonde ed è meglio accolto di ogni altro presso tutti i ceti delle persone. Ma avrei qualche dubbio su quello che mi scrivi poi dei Giornali in genere, e questa discussione la faremo con agio al mio ritorno costi. H Conciliatore e l'Antologia ebbero un tempo estesa e potente azione sulla opinione della Penisola. Veggo anch'io esservi gravissime difficoltà; e tali le sperimentarono gli autori della Nuova Autologia italiana 2) che si pubblica a Torino periodico che infine dopo molti sforzi ha veduto la luce, e cominciato lodevolmente promette meglio nell'avvenire.
Promisi di dar notizie del Congresso 3) a Carlino. Prego ora te di comunicargli le seguenti. Le commissioni furono più rigorose assai degli anni scorsi, quindi sebbene meno numeroso, il Congresso è più scelto. Procede con molto ordine e con molta armonia; ma dal lato scientifico le comunicazioni non sono troppe, né troppo rilevanti. E veramente apparisce sempre più chiaro che queste adunanze servono alla scienza piucchè direttamente, indirettamente cioè a dire provocando studi, disquisizioni, ricerche che poi si compiranno da ciascuno alle loro case. Ma il maggior bene è quello di ravvicinare gli animi, di togliere le gelosie, che già straziarono sì lungamente e si dolorosamente noi italiani in ogni pubblica o privata faccenda. E in questa parte mai Congresso ebbe mai un indole più manifesta del presente, e più efficace a quel gran­dissimo fine. Che dovrò dire della lezione d'Agronomia? ohimè che gli studi pratici, che le espe­rienze ci tengono il minor luogo. La Tecnologia e con essa gli studii Economici occupano la maggior parte del tempo. Dacché io sono qui ho udito poche parole sull'aratro, sui gelsi, sulle patate: moltissime e belle (ma non so quanto opportune) sugli Istituti di maternità, sulle pri­gioni, sugli Asili infantili. Così nella Lezione di Geografia ed Archeologia quest'ultima e insieme con lei gli studi storici e filologici segnano il campo. E le ricerche sulla Storia Italiana, e le investigazioni sui scoliasti Greci, e persino i commenti su Dante intrattengono l'Assemblea.
Questa sera vi sarà la scelta della città pel 1848. Il primo pensiero di tutti fu. per Roma : ma sembra il S. P. abbia mostrato desiderio dì ritardare un poco, anche perchè l'Università e i Gabinetti di Roma non sono recati a quei punto che è conveniente. Inoltre mancando colà il Corpo Municipale spetterebbe al Governo fare le spese che non sono lievi. Per queste ragioni Bara eletta un'altra città. E il voto universale sarebbe per Bologna, e se si crederà che Bologna
1) Si tratta del Prodromo di considerazioni intorno alla circolare delVEm. Guai in data 24 agosto 1846, nel supplemento al Felsineo, n. 37,15 settembre 1846. È del Mingbettì.
2) Antologìa Italiana, pubblicata a Torino, auspice Carlo Alberto, dall'editore Giuseppe Pomha, otto le direttive palesi di Francesco Precari, ma, in fondo, di Cesare Balbo, dal Luglio 1846 al giugno 1848.
3) Congresso degli Scienziati, tenuto a Genova (è l'ottavo) dal 14 al 29 settembre 1846. Gfr. Dizionario del Risorgimento diretto da M. Rosi, voi. I.