Rassegna storica del Risorgimento
BATTAGLIONI UNIVERSITARI ; UNIVERSIT? ; PISTOIA ; CURTATONE E M
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1936
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Bruno Bruni
al combattimento in una lettera inedita scritta da Castiglione delle Stiviere il 1 giugno al cognato Tommaso Tonini in Pistoia,
x Quello che da tanto tempo formava il pruno dei miei desideri* mettere la mia vita per 1* Italia, io l'ho ottenuto . Egli sì trova nella prima fila del primo plotone della prima compagnia comandata dal Pilla. I momenti di aspettazione gli sembrano eterni: Il tuono del cannone e il vivo fuoco delle fucilate si sentiva distintissimo dalle Grazie.
lo da molto tempo mi ero proposto di abbandonare i miei compagni e capi appena avessi sentito il fischio della nordica palla. Chiesi a] maggiore di andare al fuoco. II maggiore mi rispose: Bisogna stare agli ordini . Io gli risposi l'ordine essere l'onore; ogni fucilata poter uccidere uno dei nostri, io non poter star 11 senza dividere il pericolo coi miei. Detto fatto. Presi la carriera insieme con altri sette, e via... Le palle del cannone mi fischiavano intorno gli orecchi... Giunsi al ponte di C-urtatone ove erano appena situati 3 unici cannoni nostri bersagliati da] nemico. Quattro soli passammo quel ponte e ci collocammo dietro le barricate di destra accanto ai nostri cannoni. Io ero vicino al Leporatti che si portò da eroe. Appena arrivammo vidi cadere trafitto da una palla, a cinque passi da me, il cadetto di Pescia Marchi. Una bomba tedesca incendia le munizioni dei nostri cannoni, e queste scoppiando fecero una strage inenarrabile di tutti i cannonieri che erano ai pezzi. Io porgeva sempre le munizioni agli artiglieri e ai tenente Niccolini. Pure, non ebbi un'abbronzatura .
Il nemico dalla destra, passa alla sinistra del ponte. *)
Di fede schiettamente repubblicana fu lieto, dopo subito la campagna, divedere Mazzini a Milano, riuscendo a scambiar con lui ardenti parale d'incitamento alla causa. A Firenze partecipò al movimento guerrazziano, talché nell'estate 1849, dovette soggiacere alla reazione granducale, che lo accomunò in una delle tante retate di detenuti politici nel carcere delle Murate.
Laureato in legge, si esercitò a Firenze nelle pratiche forensi alla bella scuola del Salvagnoli, di cui fu caldo e devoto ammiratore. Nella città nativa iniziò la professione, affermandosi giureconsulto perspicace, facondo, integerrimo.
Il 28 giugno 1860, quale capitano relatore del consiglio di disciplina della Guardia Nazionale assistè, nella Fortezza di S. Barbara, alla pietosa esumazione delle ossa dell'eroico giovinetto Attilio Fròsini, ivi fucilato dagli austriaci undici anni avanti. D 3 agosto successivo, la morte che lo aveva risparmiato sul ponte di Cintatone, lo rapi, dopo celere malattia! alle speranze e all'amore della famiglia e della Patria, in età di appena trentaquattro anni. Fu sepolto nel chiostro del convento di S. Francesco,
Bibliografia: D. MACCIÒ, Necrologia di A. P., ne La Nazione di Firenze n. 237, 1860. Ne furono tirati alcuni estratti in foglio volante.
Succi EGIDIO di Pistoia, milite. Nacque il di 8 marzo 1825 in Arcidosso (Siena) dove suo padre Muzio, pistoiese, esercitava la carica di vicario granducale. Questi, venne a morte quando Egidio era appena uscito dalle fasce; ma all'educazione del piccolo orfano provvide amorosamente la mamma Anna Doveri, donna di alte virtù domestiche e civili.
Laureatosi in legge a Pisa nel 1847, il Succi si trasferi due anni più tardi a Bologna, dedicandosi a proficue attività commerciali, che lo resero apprezzatissimo nella città felsinea, dove fu assessore municipale per la pubblica istruzione fra il 1860-62, consigliere provinciale, giudice del Tribunale di Commercio e direttore onorario della Banca Popolare fin dai primordi della sua istituzione.
Nel 1869, in seguito a sfortunate vicende occorsegli nelle sue improse di scambio, si ritirò a vita privata, consolandosi nella ricerca e nella conservazione di pregevoli autografi e cose bibliografiche, intelligentemente aiutato dalla figlia Emilia (1859-1914), egregia maestra di pianoforte
1) Sono grato dell'inedito alla signora Bettina Poi lacci Michclozzi, che religiosamente Con? .serva le memorie paterne.