Rassegna storica del Risorgimento
BATTAGLIONI UNIVERSITARI ; UNIVERSIT? ; PISTOIA ; CURTATONE E M
anno
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1936
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pagina
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67
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I militi pistoiesi del Battaglione Universitario Toscano a Curiato ne 61
Da una sua lettera inedita, conservata presso di ine, risulta che egli scrisse una biografia dell amico e concittadino Giovanni Giacomelli, glorioso caduto della compagine pistoiese sul campo di Montanara. Ma ogni ricerca diretta a rintracciare il manoscritto o la eventuale stampa della biografia stessa, è rimasta infruttuosa.
VESCOVI RAFFÀEUJ di Lamporecchio (Pistoia), milite. Nato a Lamporecchio il 25 marzo 1825.
Vesti 1 abito ecclesiastico nel Seminario pistoiese, dove venne educato ai classici studi dal valentissimo Enrico Bindi.
A Pisa dimesse la veste talare e, nel 1850, consegui la laurea in lettere. Dieci anni più tardi fu dal Governo provvisorio della Toscana nominato professore nel fiorentino Liceo Dante. Passò in seguito, dopo aver viaggiato all'estero a scopo di studio, fra il personale degli Archivi toscani. Compilò, insieme col Fanfani il giornale filologico L'unità della Lingua (1869-1873). Pubblicò apprezzate traduzioni di Giovenale e di Orazio. Morì a Firenze il 6 luglio 1878.
Ne scrisse assai diffusamente V. Capponi in Biografia Pistoiese, Pistoia, 1878.
4 COMPAGNIA
BAICI LUIGI di Pistoia, caporale. Nato a Firenze (parrocchia di S. Maria di Fortezza) il 10 ottobre 1828.
Suo padre Ambrogio, già ufficiale napoleonico, rivestì la carica di aiutante maggiore della Guardia Civica in Pistoia e per ciò tenne fino all'aprile del 1848 il comando della 4a compagnia pistoiese del 2 Battaglione fiorentino, la quale si battè valorosamente a Montanara il 29 maggio.
Luigi fu addetto alla scrittoio del comando del Battaglione Universitario, alle dipendenze del capitano Michele Ferrucci, il quale esplicò una condotta animosa sul campo di Cullatone.
Le speranze che il fresco ingegno del Baldi lasciava sorgere, specialmente dopo il conseguimento della laurea in giurisprudenza, andarono deluse per la morte che immaturamente rapì il nostro legionario all'affetto dei genitori e della giovane sposa Merope Tognini, il 10 febbraio 1854, in età di ventisei anni.
GIANNI ANTONIO di Pistoia, caporale. Nato a Pistoia il 17 gennaio 1823.
La vite di questo valentuomo dai caldi e liberali sensi verso la famiglia e la Patria, ci viene equamente compendiata dall'epigrafe che qui trascrivo dalla modesta tomba nel Cimitero comunale della città nativa:
Seppe con forza d'ingegno e di volere sollevar suo stato da arte umile all'altezza del magistero. Laureato in matematica a Pisa professò in quell'Università come assistente e nella città sua come titolare l'insegnamento della scienza fisica per otto interi lustri di opera educativa tutt'intesa a formar nella scuola il cittadino con la virtù del precetto e dell'esempio - Studente combattè nell'eroica giornata di Cintatone e Montanara - Padre e maestro si propose ad esemplare di educazione civile quella data in casa ai figli. Ebbe fede e virtù cristiane che lasciò morendo ai suoi in eredità di sante memorie .
Dopo essere stato qualche tempo assistente del concittadino e commilitone Enrico Betti nell'Ateneo pisano, il Gianni si stabili in Pistoia, insegnando fisica e matematiche nel Liceo Forteguerri, nel Seminario vescovile e nel Conservatorio di S. Giovanni Battista. Con un suo originale e geniale sistema a filo di rame intrecciato a corda, che fu molto apprezzato, eseguì l'impianto dei parafulmini sul campanile del Duomo, sullo cupola vasariana della Madonna dell'Umiltà e su altri notevoli edifici pistoiesi.
L'amore al natio loco, la cui quiete provincioleaca ben lo assecondava nelle cure assidue per l'educazione dei suoi quattordici figli, gli fece rinunciare la cattedra universitaria, che gli vcane opportunamente proposta.
Mori i] 12 agosto 1891, fra il compianto dei discepoli e dei concittadini.