Rassegna storica del Risorgimento

CAVOUR, CAMILLO BENSO DI ; SARDEGNA
anno <1936>   pagina <72>
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72 Giorgio Bardanzellu
Dcliberavasi pertanto in cotesto modo di spedire a Torino le prime voci degli aumenti (rappresentanza nazionale, resto della dominazione spagnuola) Ecclesiastico, Baronale e Cittadino* insieme a due Deputati del popolo, col aopradetto incarico di rispettosamente chiedere a S. M. la fusione in discorso.
Aspettava il Battello a vapore della terraferma e, giunto il medesimo, col suo ritorno si deliberò andassero i Deputati e cioè l'arcivescovo di Cagliari, il marchese Laconi, il barone Teuiada, degli slamenti; il canonico De Roma e l'avvocato Mameli deputati del popolo* personaggi in gran concetto presso il medesimo.
Mentre queste deliberazioni si prendevano colla vivacità meridionale, accompagnata da modi anche imperiosi nelle masse, cui sarebbe stato men prudente resistere, cui perciò condiscen­devano i deputati all'assunto, la sera al teatro seguiva una distribuzione in nappe e bandiere; chiamavansi ad alte grida il Vice Re colla sua famiglia, che si vollero essi pure fregiati della coccarda azzurra sul petto, e si facea pure, come altrove, il solito intrecciamento di fazzoletti a simbolo dell'unione d'ogni classe. Inni cantati e poesie varie non mancarono in un paese, dove gl'ingegni abbondano e i sentimenti vivacissimi erompono frequentissimi da concitate menti.
In quell'universale concitazione però, vuoisi dar lode al popolo come alle classi colte e civili, che non seguiva uno sfregio, un insulto, un delitto. Che anzi solo sentimenti d'amore e d'unione coi fratelli italiani ed in ispecie coi piemontesi erano di continuo espressi. Ad un malaugurato sarto cagliaritano, il quale faceasi lecito gridare morte ai piemontesi, poco mancò facessero i suoi concittadini un ben cattivo partito, e sol dovette la vita ai piemontesi colà residenti, intervenuti a difenderlo, ed al Vice Re che per salvarlo facealo sostenere in carcere e ne prometteva la legale punizione.
A due gesuiti incontrati dalla folla plaudente, che li volea fregiare della coccarda azzurra che dapprima ricusavansi a pigliare, mostrando al popolo, per arrestarlo nell'ira che già con­cepiva di tale rifiuto, il crocefisso che portava nel cinto, il popolo medesimo scoverto il capo mostrava sommo rispetto a quel segno di nostra redenzione, ma insisteva per modo quanto alla coccarda che dovettero pigliarla e fregiarne anche gli allievi loro.
Sono a Cagliari, come dovunque, i rugiadosi padri odiosissimi pure. Vollero fare un triduo alla chiesa loro per tale ricorrenza, e furono ricusati, volendosi alla cattedrale.
Sur una delle due case che colà hanno, videsi scritto a lettere cubitali: Osteria da affittare. Sull'altra: Presto, presto via, luogo a Gioberti. Avviso a que' padri e al governo pontificio, che si ostina a lodarli, a proteggerli ed a lasciarli fare, atto in sé impolitico e nocevole al vero cottoli' demo, il quale deverebbe ormai da essi disgiungersi.
Alla partenza de' Deputati fecerai ad essi intimazione in versi e in prosa atte a dar idea del pubblico sentimento. Si ricordò loro il fine acerbo e letale del Marchese della Planargia, governatore di Cagliari, e dell'Intendente Generale Putzolu, i quali venuti in terraferma in aspetto di difendere al fine del secolo scorso gl'interessi sardi, presi in diffidenza pelle avute cariche, furono a furor di popolo miseramente trucidati. Avessero a tenerselo per detto, ove trascurassero l'ufficio loro.
Sono infatti que' deputati a Genova, e presentatisi al Re come ai suoi ministri, protestano non far ritorno a Cagliari se non riescono ad ottenere gli impetrati favori.
Altre deputazioni di Sassari, d'Alghero, supplicanti allo stesso fine, sono pur giunte con ugual pensiero.
Sperasi che il savio governo di S. M. Carlo Alberto, nelle cui viste appunto era la desiderata fusione, dalla quale, se al principio può avvenire qualche maggior carico alle finanze di terra­ferma, col tempo deriverà per certo maggior prosperità a tutto lo Stato, sperasi, dico, che annuirà alla fatta domanda d'una intera fusione.
Questo incidente dell'italiano Risorgimento dovessi a voi narrare co' suoi particolari, perchè segna un'epoca ragguardevole, dello storia contemporanea.