Rassegna storica del Risorgimento

CAVOUR, CAMILLO BENSO DI ; SARDEGNA
anno <1936>   pagina <79>
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La completa unione della Sardegna al Piemonte, ecc. 79
Si, o sue. Voi con legale Munificenza di Re e con affetto di Padre avete gettato le basi del Vostro politico risorgimento: e noi con venerazione di sudditi, e con affetto di figli abbiamo grandemente applaudito alla nuova legge proclamata da Voi.
L edifizio della nostra redenzione è già preparato. Conducetelo o Sire, alla sua matura pienezza: cosi Voi stesso vedrete la Vostra Corona splendervi più bella sul capo ingemmata dall'amore, e dalla riconoscenza dei Vostri Regnicoli.
Il Gelo intanto protegga l'era novella che per Voi si schiuse all'Italia intiera e indenne per lungo volgersi d'anni la Vostra preziosa esistenza.
I? Sindaco Cav. Pes di S. Vittorio.
OziERI
Il 28 Febbraio il De Launay, viceré di Sardegna, trasmise al Ministro degli Interni gli indirizzi di Ozieri e di Nuoro:
S. R.M.
L'amor di Padre, che inspirava alla Maestà Vostra le utili riforme alle quali dall'alta mente Sovrana ravvisava si l'avviamento della Nazione al maggior progresso conducente alla prosperità delle Popolazioni, incontrato aveva nei fedeli sudditi la più viva riconoscenza, sif­fattamente manifestata da constatare la più sincera filiale devozione al Regal Trono, e la più intima unione dei popoli coll'Augusto Munificentissimo Monarca che veneravano qual dono del Cielo per rigenerare la Nazione.
Illimitata quindi si era la fiducia nella saviezza di Vostra Maestà per rilevare l'attitudine dei Popoli nella massima parte già fatti adulti, a quelle maggiori mstitussioni, che la ragion dei tempi render potesse adottabili, fiducia che il paterno cuore della Maestà Vostra non ha sofferto di rimaner non che delusa, incerta, e convertendo in realtà i segreti voti dei sudditi, per libera sovrana volontà, ha chiamato i medesimi al godimento di quei beni che gli altri Popoli conse­guito avean previo esperimento di gravi mali.
Esultò il popolo Ozierese, al pari delle altre Popolazioni dell'Isola, per la certezza che il Regio Viglietto trenta novembre 1847 ne diede alla Sardegna estese le recenti benefiche riforme sancite per i Regii Stati contenentali, e col sussidiare per spontanea oblazione dei cittadini la classe degli indigenti che falliti raccolti fatti avevano oltre ogni credere numerosa, procurò di rendere più accette al sommo Iddio le azioni di grazie, ed esaudite le preci sporte per la salute e prosperità della Maestà Vostra e Real Famiglia.
Ma vieppiù ha esultato alla pubblicazione del Regale Proclama otto febbraio, in cui dichia­ra usile basi dello Statuto fondamentale della Munificenza di Vostra Maestà adottato per stabilire un compiuto sistema di governo rappresentativo, e del successivo Proclama del giorno undici per il quale concessa ne viene la libera introduzione ed esportazione dei generi di rispettiva produzione degli Stati continentali e dell'isola; le opere di beneficenza con largizioni proporzionate allo Stato dell'azienda civica hanno avvalorato il solenne rendimento di grazie dei divini bene­fici! ed all'era novella del Magnanimo Re e Padre aperta con si evidente protezione del Signore l'incremento per constituire al conspetto delle oltre Nazioni i fortunati Popoli che sottostanno al paterno regime della Maestà Vostra, in pari se non maggior grado di splendore, grandezza e prosperità.
Quali vennero espressi nel Sacro Tempio, tali invariabili e continui ne sono i sentimenti in cuore di questi cittadini, a ninno secondi in fedeltà e devozione alla Maestà Vostra, e nella riconoscenza per i largiti Sovrani beneficii.