Rassegna storica del Risorgimento

BIBLIOTECHE ; FRANCESCO II RE DELLE DUE SICILIE
anno <1936>   pagina <129>
immagine non disponibile

Libri e periodici
129
Contributo alla Bibliografia dell'Interventismo Italiano, pubblicato nel XX anniversaria dell'inter­vento Italiano nella Grande Guerra, Fondazione Gualtiero Castellini, Archivio della Guerra, Castello sforzesco; Milano, Tip. Antonio Cord uni S. A., 1935-XIV, pp. XII-221, in-8" f. e.
Quando undici anni or sono, il Comune di Milano istituiva, accanto ad altre sue magnifiche raccolte, l'Archivio della Guerra, non soltanto compiva un atto perfettamente rispondente alla sua gloriosa tradizione patriottica e dava nuova prova di quella sensibilità e prontezza di inten­dere che sembrano essere un privilegio di quella operosa gente, ma gettava le basi per un monu­mento di valore inestimabile, ed offriva per un prossimo domani, a tutti gli studiosi, la possibi­lità di lavorare scientificamente nel terreno più vivo e più appassionante della nostra storia.
Forse soltanto una non numerosa schiera di devoti di patrie memorie e di combattenti cui già premeva, dopo il dovere della trincea, l'altro di-valorizzare la vittoriosa gesta, avverti allora tutta l'importanza della decisione presa. La quale ebbe il merito, non così frequente purtroppo, di tradursi immediatamente in una concreta realtà.
Oggi possiamo dire che l'Archivio della Guerra di Milano è proprio un monumento di così vaste proporzioni e salito a tanta altezza, che non è possibile l'ignorarlo, mentre poi, perla genia­lità stessa della sua concezione, per la capacità funzionale rapidamente ed egregiamente conse­guita, esso è motivo di orgoglio per la nazione.
Insistiamo nel rilevare il tenace e titanico sforzo di far seguire senza indugi e senza penurie
codesta immane opera di coordinamento, di razionale catalogazione e di illustrazione scientifica,
poiché essa è l'anima, come la raccolta è il Corpo, e perchè senza di quella l'Archivio della Guerra
sarebbe una ricchezza in potenza e non una ricchezza in atto, una raccolta cioè priva di quel segno
che Tawalora, di quella eloquenza che la rende intelligibile e che si chiama la Bibliografia.
Ad una Bibliografia generale della Grande Guerra attende è vero la Segreteria della Camera dei Deputati; e di là è lecito ripromettersi l'opera che metta, anche in questo campo, il .nostro paese al passo con le altre nazioni che hanno premurosamente lavorato e costruito in questo importantissimo settore avente un interesse non solo storico, ma anche politico.
Ma ecco che nell'attesa di conoscere i primi saggi di tale gravissima fatica, e mentre rimane ancora, tutt'altro che vana, la bella opera bibliografica di 10.000 unità compilata, col coraggio dei pionieri, dal Barengo e dal Blatto, la Commissione che presiede alla Fondazione Castellini (Dino Alfieri, Innocenzo Pini e Alessandro Yimercati), dove Antonio Monti, maestro di inesau­ribili energie perchè di grande fede e tecnico di grandissimo valore, prodiga tutto se stesso, offre questo Contributo alla Bibliografia dell'Interventismo Italiano pubblicando il Catàlogo della Fondazione Castellini che forma, come è noto, una Sezione del su ricordato Archivio della Guerra,
Il fine di quest'opera è evidente: far conoscere di quali e quante unità è formata la Fonda­zione, rendere possibili e facili le ricerche in ogni senso, dare insomma alla cospicua raccolta la sua funzione a beneficio di tutti.
E pertanto, tenuto conto che la raccolta medesima è tutta convergente a quel grande fatto che è l'intervento dell'Italia in guerra, fatto che come ogni altro non è soltanto decisione subi­tanea, ma ha il suo remoto annunzio, la sua preparazione e la sua maturazione, la bibliografia che riguarda la raccolta stessa acquista logicamente il battesimo di bibliografia dell'interventismo e ci conduce a tutti quei fenomeni lontani e prossimi che Io caratterizzano e che lo accompagnano nel suo complesso e vario svolgersi. E però, volendo fissare una data di inizio, si prende senza irrigidirsi in quella la data del 1870.
Ognuno vede allora come sia vasto il panorama che si apre alla nostra osservazione, quale ricchezza di eventi appaia, e qumdi quale e quanta copia di documenti (libri, opuscoli, articoli di giornali, fogli, ecc.) possano essere, e siano qui di fatto, raccolti, esaminati e catalogati.
E poiché la voce Interventismo prende così vasta latitudine, il compilatore di questo catalogo che è quegli stesso che sovrintende alla vasta opera su ricordata, ha voluto distinguere, senza valicare i termini segnati dalla voce Interventismo, cinque direttrici le quali hanno la loro giustificazione e ragionevolezza nel nome stesso che portano, e che è il seguente: Irredentismo, Movimento Antùriplicista, Guerre Coloniali, Nazionalismo, e Movimento Mussoliniano.
Cosicché l'indice di queste cinque categorie che il lettore trova in fondo al volume, è una di quelle gradite offerte che, fra l'altro, ci inducono, ancora una volta, a pensare come sempre domini
17