Rassegna storica del Risorgimento
BIBLIOTECHE ; FRANCESCO II RE DELLE DUE SICILIE
anno
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1936
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pagina
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130
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Libri e periodici
in questa singolare attivitù del Castello Sforzesco il criterio della chiarezza logica, della precisione scientifica e del risparmio di tempo a vantaggio degli studi.
Al predetto Indice della Categoria è aggiunto un Indice degli Editori e Stampatori, limitato alla sola parte che riguarda l'irredentismo propriamente detto, giacché è di particolare interesse il vedere presso quali località fu tenuta accesa quella passione che poi sfolgorò nel maggio del 1915. E seguono pure Vindice delle Riviste e dei Giornali, e Vindice dei nomi di persone e di luoghi.
La Fondazione Castellini che ci appare da questo catalogo ricca di oltre 4000 unità pud essere una rivelazione anche per chi conosca abbastanza la produzione bibliografica in materia. 0, almeno, momenti di particolare interesse noi abbiamo avuto, sfogliando queste belle pagine ed osservando le illustrazioni che adornano il volume e che richiamano con evidenza alcuni fra i molti pregevolissimi documenti.
Ed osserviamo anche che questa bibliografia lungi dall'aiTaticare, ci ha dato quasi fosse una bella storia motivi di meditazione e di commozione, poiché essa mette in realtà sotto gli occhi il grande orizzonte donde le prime luci sono nate fra la foschia, e dove poi si è sollevata, splendida ed abbagliante* la grande luce di cui arsero ieri ed ardono oggi le nostre anime.
PIERO ZAMA
CESARE MARIA, DE VECCHI DI VAI. CISMON, Orizzonti d'impero : cinque anni in Somal ìa; Milano, Mondadori, [1935-XIII] pp. (12)-372-{8), 119 il 1. in 83 tavole, 5 schizzi cartografici e 1 carta a colori della Somalia (1: 3.000.000) fuori testo, cartine, diagrammi, ecc., nel testo. L, 25.
Questo libro interessa non meno per i fatti narrati che per la personalità del narratore. I. fatti si riassumono in breve e, all'ingrosso, sono ben noti a tutti gl'Italiani. Nominato governatore della Somalia il 21 ottobre 1923, sbarcato a Mogadiscio 1*8 dicembre, il Quadrumviro della involuzione fascista Cesare Maria de Vecchi, conte.di Val Cismon, deponeva la carica il 1 giugno 1928; in questo quinquennio, egli trasformò radicalmente la vecchia colonia, e la fece anche meglio conoscere ed apprezzare dagli Italiani, ai quali essa è ora per più ragioni sacra, come terra doppiamente resa nostra dal sangue versato e dal lavoro, nella quale hanno profuso leloro energie uomini tra i nostri migliori e nella quale è sepolto un generoso principe di Casa Savoia. Ma nei tempi in cui, imberbe giovincello, chi scrive cominciava appena a leggere i giornali, circolava intorno al nostro possedimento sull'Oceano Indiano un calembour (forse di Ferdinando Martini?) che non era, purtroppo, soltanto un motto di spirito, ma esprimeva il giudizio che l'Italiano medio s'era fatto, e che la situazione forse nou rendeva del tutto ingiustificato : Benadir, mal a(f)-for. Dal 1915 al 1921, per un complesso di cause alcune certo obbiettive, e legate al fatto della grande guerra che stavamo combattendo; ma altre evitabili, e in prima linea indifferenza del governo centrale e debolezza di governanti locali la nostra autorità e il nostro prestigio avevano sofferto scosse gravissime. Nel triennio successivo questa situazione non era migliorata, se ancora nella primavera nel 1923 si era comprata con un tributo la pace da un capo abissino sceso dall' Harrar con qualche migliaio di uomini male armati (p8). Tuttavia, s'era proceduto a una qualche riorganizzazione amministrativa, il fallimento era stato evitato e posta cosi una delle basi indispensabili per l'attuazione di un vero e proprio programma di governo. Questo tuttavia mancava ancora e fu merito del Governatore de Vecchi di Val Cismon averlo elaborato, in base a nno studio delle condizioni della colonia da lui certamente compiuto con grande cura prima di sbarcarvi (le prove di questo fatto, che il libro non dice mai apertamente, sono palesia chi sappia leggere quasi in ogni pagina), alle informazioni e impressioni avute sul posto, al suo senso realistico delle situazioni e a una rara capacità di conoscere gli uomini: doti, queste ultime due, che accanto al senso della responsabilità (da non confondere, come molti, con la paura della responsabilità) e alla rapidità nel decidere, dovevano condurre il Quadrumviro Governatore a stabilire) nel giro di pochi giorni, un vasto e organico piano d'azione. Ad opera compiuta, i risultati erano quelli che si possono compendiare cosi: organizzazione del corpo degli znpliè, pacificazione e disarmo delle popolazioni; definitiva annessione del territorio dell'Oltrc Giuba, ceduto dall'Inghilterra, in applicazione parziale, tardiva e stentata del trattato di Londra del 1915, il 1 lugIiol925 e incorporato nella Somalia italiana il 1 luglio 1926, assoggettamento dei sultanati di Obbia e dei Migiuriiru e del territorio del Nogal, già nostri protettorati, ma dove l'autorità italiana era stata esercitata (se pur si può dire) in modo puramente nominale; formazione, a questo scopo, delle