Rassegna storica del Risorgimento

VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA
anno <1936>   pagina <1340>
immagine non disponibile

1310 Adolfo Colombo
il generale Hess, la parola d'onore per l'esecuzione leale della con­venzione. 1}
In Piemonte l'armistizio fu giudicato nefasto ma anche a Vienna non piacque per le condizioni che parvero troppo miti. Radetski, in grande fama di capitano, fu per la sua moderazione tacciato di cattivo negoziatore. A lui non furono risparmiati i più acuti strali dalle alte sfere politiche avverse specialmente all'idea dell'amnistia. *J
IH. - FERMENTI INTERNI, POLEMICHE GIORNALISTICHE
E LA POLITICA DEL GOVERNO
Così Vittorio Emanuele per fatalità di avvenimenti e per la volontà del padre saliva prima del tempo sul trono degli avi.
Dal campo di Novara era rientrato nella capitale a tardissima sera accompagnato da due soli aiutanti e accolto, secondo il Della Rocca, assai freddamente. Il giorno dopo, 27 marzo, usciva il suo primo proclama in cui giurava di mantenere salvo ed illeso l'onore, di rimar­ginare le ferite della pubblica fortuna, di consolidare le istituzioni costituzionali e rivolgeva caldo appello alla Nazione per avere in ricambio aiuto, affetto e fiducia. Gli stessi sentimenti esprimeva alle rappresentanze del Senato e della Camera; ai senatori dichia­rava di essere disposto ad ogni personale sacrifìcio, raccomandava di contare sulla sua costanza e sulla sua fermezza come egli contava sui loro lumi e sul loro patriottismo; ai deputati diceva di avere già ottenuto che le gravissime condizioni imposte a suo padre fossero rese meno onerose di quello che lo fossero prima e prometteva che per quanto dipendeva da lui si sarebbe adoperato in modo che fos­sero anche in avvenire alleviate,3)
Ma la Camera democratica, sempre esasperata, si dichiarava in permanenza, proclamava atto di alto tradimento qualora il mini-Stero lasciasse entrare le truppe straniere nella cittadella di Alessan­dria prima che l'armistizio fosse approvato dal Parlamento, dichia­rava l'armistizio, che era stato controfirmato dal Re, incostituzionale. Da un patriota purissimo quale era il Lanza si argomentava non senza giuridico fondamento che il mantenimento in paese delle truppe
SALATA, n convegno di Vignale, ecc.
-j SALAXA, TI governo di Vienna contro RadotsMper Varmìstìzio di Novara, in Corriere delia Sera, 27 marzo 1927.
3) Atti Parlamentari 1849 e giornali del tempo.