Rassegna storica del Risorgimento

VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA
anno <1936>   pagina <1344>
immagine non disponibile

1344
Adolfo Colombo
A Sa vigliano si tenevano in casa dei fratelli Cuniberti adunanze politiche tendenti a sovvertire l'ordine pubblico. A Saluzzo in un circolo che si chiamava Società politico-letteraria, si distinguevano come agitatori, aderenti alle idee del Brofferio, l'aw. Buttini Bona­ventura e il geometra Fabre. Anche nella lontana Sardegna qualche vento di fronda; repubblicaneggianti erano il canonico Asproni, l'aw. Fois, Giovanni Siotto Pintor, ed un certo Falquier, verificatore dei pesi. A Nuoro sul piazzale del Comune, certo Pietro Paolo Siotto, nipote del Pintor, già cacciato dall'Università di Sassari per le sue massime repubblicane, aveva detto che Vittorio Emanuele era un birbante, un vile che aveva tradito suo padre e la patria.1}
Si aggiunsero pronunciamenti municipali. Asti ed Alessandria inviarono alla Camera dei deputati indirizzi e deputazioni per pro­testare contro l'armistizio, Genova inviava una deputazione di tre cittadini ad offrirsi come nuova sede per un Parlamento che soste­neva la dignità della patria. H Consiglio municipale di Alba votava un indirizzo agli altri municipi dello Stato invitandoli ad insorgere contro l'insopportabile scioglimento del Parlamento ed a rappresen­tare al Re che la nazione non aveva fiducia nel ministero Pinelli e che tutto paventava da questo ministro che già altra volta era stato colpito dall'anatema del popolo. All'appello di Alba rispondevano aderendo le città di Tortona, Alessandria, Cuneo, Aosta e Pinerolo. H 9 aprile deputati di queste città convenivano in Torino per por­tare indirizzi al Re perchè riconvocasse la Camera e nominasse mini­stri più accetti al popolo.
A gettare esca nel fuoco contribuivano le polendone giornalistiche. Prevalevano per numero e per petulanza i fogli di opposizione. Un funzionario di polizia, il Rochis, scriveva il 12 aprile da Genova la Pinelli: *>
Su 29 fogli italiani che si distribuiscono dall'ufficio postale 24 sono esage­rati; il Nazionale ed alcuni altri conservatori non si conoscono nemmeno. Il modo violento con cui i fogli dell'opposizione attaccano il Re ed in ispecie il ministero e quella incostituzionale protesta di alcuni municipii indicano una crisi in cui per amore della mia patria auguro al ministero il sopravvento.
A Torino l'organo dei moderati, il Risorgimento, diretto da Camillo di Cavour, e quello dei democratici, la Concordia, diretta dal Valerio
J) Archivio di Stato di Torino. Cartella 15 cit.
2) Archivio di Stato di Torino. Caoinetto Ministero Interni. Cartella 2*.